«La battuta immediata è sempre quella vincente»: al Giardino Corallo l’esilarante comicità di Uccio De Santis
Un’esilarante comicità che legge il quotidiano in modo paradossale in “Non so che fare prima”, lo spettacolo di Uccio De Santis prodotto da Ventidieci che sta girando con successo l’Italia e approderà domani (ore 21.15) al Giardino Corallo. Coi fidi compagni di viaggio Umberto Sardella, Antonella Genga e Giacinto Lucariello, il comico pugliese proporrà due ore di divertente show fra sketch, monologhi, barzellette e musica, all’insegna dell’umorismo Made in Sud di “Mudù”, il programma cult di Telenorba e Teledue, trasmesso anche su Rtp, che ha consacrato De Santis (autore dello spettacolo col fratello Antonio) e il suo gruppo fra gli assi della comicità italiana, grazie alla geniale intuizione di rendere le barzellette oggetto di brevi racconti video. Dai saldi dell’estate alla spesa al centro commerciale, fino alla lotta tra moglie e marito per avere un po’ spazio nell’armadio, il gruppo di comici meridionali ritrae con ironia la quotidianità di tutti, rendendola oggetto di sano divertimento. Cosa dovrà aspettarsi il pubblico del Corallo? «Di tutto e di più. Ci sarà spazio per l’improvvisazione e l’immancabile scenetta sui carabinieri che, trattandosi di barzellette, non può mancare; fino al rapporto uomo- donna in un frame teatrale che ritrae la vita di coppia in diverse fasi: appena sposati e dopo cinque, dieci e quindici anni di matrimonio. Tutti quadretti sul quotidiano, che riescono meglio». Lo spettacolo è infatti una prosecuzione teatrale di “Mudù”, che sta bissando il successo televisivo sui social, dove sono stati caricati tutti gli sketch… «I social ci hanno resi popolari. La possibilità di stare col pubblico attraverso il web ci ha permesso di fare serate fuori dalla Puglia, raggiungendo anche la Germania e il Canada, dove torneremo con date. Saremo anche negli Stati Uniti, a Chicago. Questo conferma la capacità dei social di abbracciare un pubblico molto vasto, anche oltreconfine». “Mudù” ha rivoluzionato la comicità per lo stile e la rappresentazione visiva delle barzellette... «Abbiamo fatto diventare la barzelletta un vero e proprio film, con video di sette-otto minuti, tanto che ormai potremmo quasi parlare di lungometraggio e non di corto. Tante volte si legge sui libri il classico incipit “Due amici si incontrano”, ma nessuno pensa di farli incontrare al bar, su una nave, su un’isola deserta. Girare le nostre barzellette ci permette di fare comicità mettendo in risalto anche le location che ci ospitano». A questo proposito sappiamo che in autunno girerete in Sicilia. Qualche anticipazione? «Realizzeremo nuovi video di “Mudù” alle Isole Eolie a settembre, grazie ai contatti presi quando ho ricevuto il Premio Troisi. Anche in questo caso immortaleremo con la nostra comicità semplice una location di straordinaria bellezza come le Isole. Gireremo anche a Scicli e Modica, per quattro giorni, per un totale di tre spostamenti in Sicilia tra settembre e dicembre». I vostri video portano un umorismo tipico della Puglia e di tutto il Sud. Qual è la sua efficacia? «L’essere diretto, con la battuta che arriva immediata e si rivela vincente. Dalla spontaneità e dall’improvvisazione escono i momenti migliori. Non ho mai visto la gente ridere tanto su una battuta improvvisata rispetto ad una già scritta».