Lo stare insieme, il sentire insieme, che sia patimento o gioia, felicità estrema o dolore lancinante. Ci sono piani che si incontrano, fatti che emergono da angoli della memoria oppure aneddoti che paiono veri ma sono frutto di una creazione ad hoc ed emozioni che si sfiorano sino a confondersi e a perdersi nel racconto denso, di gesti e parole, di Michele Sinisi. Con “La simpatia di tutte le cose” di cui è autore e interprete, l’attore, drammaturgo e regista pugliese di Andria è tornato a Messina, nell’ambito del XIII Cortile Teatro Festival, rinsaldando un rapporto con il festival e con la città che è sempre più stretto, fecondo e positivo.
Stavolta, in una calda sera d’estate, è stato il cortile del Fortino Spagnolo del Parco Horcynus Orca, a Torre Faro, grazie all’amichevole disponibilità della Fondazione omonima – altro luogo intimo e raccolto, dove il teatro diventa occasione di incontro condiviso e rito collettivo – ad accogliere il suo lavoro per un altro applaudito appuntamento della rassegna. Nato da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura (che ne è il direttore artistico), Giuseppe Giamboi e Stefano Barbagallo, organizzato da Il Castello di Sancio Panza insieme con il Comune di Messina, il Cortile è diventato punto fermo dell’estate teatrale in riva allo Stretto, capace sempre di reinventarsi trovando spazi nuovi, nuove formule e sinergie.
Prodotto dal Festival Castel dei Mondi di Andria, lo spettacolo vede la collaborazione drammaturgica di Davide Attilio Tattolo, “la meraviglia” (così viene definita in locandina) è di Francesco M. Asselta, il sound designer è Claudio Kougla. “Sta tutto al suo posto, anche quando sembrerebbe il contrario” recita il sottotitolo del lavoro, dove la parola, con le sue intense e dirette sfumature dialettali, diventa grimaldello per indagare e raccontare, una parola che accoglie in sé, già dall’etimologia, il senso dello stare insieme, del patire insieme. Eccola la simpatia: tutto ha inizio (divertente espediente narrativo che riporta al Sinisi dei banchi di scuola, studente poco innamorato dei numeri ma avvezzo allo stare insieme) dal ricordo di una lezione di scienze in cui la professoressa affronta in classe la qualità dei liquidi di stare assieme. Ma alla lezione di scienze si alternano aneddoti di vita vissuta, divertenti, ironici, dolorosi, forme immaginate nello spazio scenico e pian piano la simpatia si alleggerisce di ogni pretesa dottrinale, lasciando spazio a un’unica certezza, che la vita scorre e le esperienze accadono, allora il fare teatro diventa capacità di cogliere il flusso, condividerlo con gli spettatori attraverso corpo e parola, per dar luogo a un incontro sincero, senza orpelli o sovrastrutture.
Il Cortile Teatro Festival, che si svolge col sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, prosegue il 5 agosto, alle 21, nel cortile della Città Metropolitana di Messina, con “Makallè”, di Aurora Miriam Scala, con Carmela Buffa Calleo, produzione Bottega del Pane per poi spostarsi, il 9 agosto al Promontorio di Capo Rasocolmo dove andrà in scena “Periplo” di e con Gaspare Balsamo, con musiche dal vivo Giovanni Arena, produzione Associazione Musicale Etnea.
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