I cittadini e le istituzioni, ma soprattutto i giovani: con loro e per loro i principi fondativi della Repubblica Italiana che domani compirà 78 anni, continuano a essere presidio di legalità e libertà. Si è aperta sulle note di “Mokarta” dei Kunsertu eseguita dal coro del liceo classico Maurolico “Aspettando il 2 giugno”, la festa organizzata dalla Prefettura, in collaborazione con l’Ente Teatro Vittorio Emanuele; un momento corale quello che si è tenuto ieri pomeriggio al Teatro Vittorio Emanuele con il quale Messina ha reso omaggio alla Repubblica italiana, che ha visto la partecipazione del Comune di Messina, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Autorità portuale dello Stretto, l’Esercito, il conservatorio Arcangelo Corelli, l’Atm, i Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana e Società Editrice Sud.
L’immagine stilizzata dell’Italia turrita che svetta sulla Falce realizzata dall’artista Lelio Bonaccorso e il talento dei giovani delle scuole messinesi hanno fatto da colonna sonora a un pomeriggio di grandi emozioni vissute dai presenti .
Ed è proprio ai giovani «desiderosi di prendere in mano il futuro del Paese diffondendone il buon nome attraverso la cultura, elemento costitutivo della nostra identità», che la prefetta Cosima Di Stani ha rivolto il suo messaggio, esortandoli a farla diventare «una risorsa capace di generare conoscenza, accrescimento morale, sviluppo economico». Riprendendo il discorso del Presidente Sergio Mattarella, Di Stani ha orgogliosamente affermato che «la Repubblica è la vita delle donne e degli uomini di questo paese, la storia degli italiani e delle loro libertà, del lavoro, del formarsi e crescere come una comunità», ricordando quanto «lo spirito di cooperazione, indispensabile per superare ai momenti difficili legata ai conflitti bellici che stanno affliggendo il mondo, ma soprattutto l’esigenza di un’ampia partecipazione democratica del Paese, continui a essere impegno condiviso».
Nel corso della serata condotta da Salvo La Rosa, con il coordinamento artistico di Matteo Pappalardo e scenografico di Francesca Cannavò, le performance delle formazioni orchestrali e corali del liceo musicale Ainis e degli Istituti comprensivi Mazzini, Pascoli Crispi, Evemero da Messina, Gravitelli Paino, Boer Verona Trento hanno fatto da corona alla cerimonia di consegna dei diplomi di Onorificenze al merito della Repubblica italiana conferiti dal Presidente della Repubblica a: Filippo Romano, prefetto di Agrigento (Commendatore della Repubblica); Alfio Daniele Settimo, luogotenente dei carabinieri (Ufficiale al merito); Cosimo Gambadauro, viceprefetto aggiunto della Prefettura di Messina; Maria Cacciola, funzionaria economico finanziaria della Prefettura di Messina; Francesco Irrera, luogotenente in congedo della Marina Militare; Pietro Materia, medico in pensione; Gerolamo Broccio, luogotenente in quiescenza dei Carabinieri; Filippo Maria Parisi e Donato Zito, capitani di fregata della Capitaneria di Porto. In chiusura, fuori dal Teatro, il brindisi alla Repubblica sulle note dell’Inno di Mameli – eseguito dalla banda della Brigata Meccanizzata Aosta diretta dal luogotenente Fedele De Caro - e il taglio della torta preparata dall’Istituto d’istruzione superiore Antonello, mentre il Tricolore ha illuminato le facciate dei principali edifici cittadini.
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