Promuovere il cosiddetto turismo delle radici creando apposite figure professionali in grado di raccontare la storia di intere generazioni che hanno fatto fortuna in altri continenti o in altri paesi europei. Il compito di individuare un' adeguata strategia che da qui ai prossimi anni rilanci le strutture museali dell' isola è stato ufficialmente affidato alla rete dei musei siciliani dell'emigrazione presieduta dallo storico Marcello Saija. Si è concluso a Salina un importante incontro tra la Rete dei musei siciliani dell’emigrazione ed i dirigenti nazionali e regionali che per conto del ministero degli Esteri e della regione siciliana si occupano di promuovere il turismo delle radici. In un verbale di fine lavori sottoscritto dal capo di gabinetto dell’assessore regionale al turismo Daniela Segreto e dal professore Marcello Saija presidente della rete dei musei e dai funzionari del Ministero degli Esteri (presenti il consigliere Paolo Monea e Maurizio Giambalvo), la Rete dei Musei siciliani dell’emigrazione , in ragione della esperienza maturata negli ultimi venti anni, viene individuata come il motore operativo in Sicilia. Si occuperà della promozione e delle azioni da svolgere nell’isola nel prossimo biennio.A spiegare il significato dell' iniziativa Maurizio Giambalvo responsabile per la Sicilia: “Con il progetto PNRR Turismo delle Radici il Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale e la Direzione Generale per gli italiani all' Estero e le Politiche Migratorie hanno inteso potenziare le iniziative volte a creare un'offerta turistico-culturale specificamente concepita per i discendenti degli emigrati italiani all'estero. A tal fine, il progetto, intende sostenere la nascita di reti organizzate e la formazione di nuove figure professionali in grado di offrire servizi di qualità per i viaggiatori interessati al turismo delle radici.