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Messina, l’estate di San Martino con i sapori antichi e le vecchie tradizioni

L’estate di San Martino, celebrata nelle famose poesie di Carducci e Pascoli, sta per arrivare. E anche il Museo “Cultura e Musica Popolare dei Peloritani” di villaggio Gesso si appresta ad accoglierla organizzando l’annuale kermesse “A San Martinu ogni mustu è vinu”, in programma venerdì 11. Sarà un ricco e articolato pomeriggio dedicato alle tradizioni e ai sapori antichi che prenderà il via alle 16,30 con la visita allo storico palmento risalente all’800 di “zzu Ninu ’Gnaziu Tomasello”, sulla strada statale 113 Settentrionale Sicula, Km 16,700, in parte scavato nella roccia e in cui è presente un torchio arcaico.
La kermesse è organizzata dall’associazione Kiklos, titolare del Museo di Gesso, con il patrocinio del Comune, di Visit-Me e dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana in collaborazione con la Comunità Ellenica dello Stretto. Per l’occasione sarà possibile bere il nettare degli dei grazie alla degustazione di vino e prodotti enogastronomici con la partecipazione del poeta popolare “ibbisoto” Pippo Bonaccorso e i suonatori e cantori di tradizione di Monforte San Giorgio. Non mancheranno i “Versi siciliani al vino” affidati alle voci narranti di Gabriella Zecchetto e Antonio Previti.

Alle 18,30 si terrà invece l’inaugurazione del murales che raffigura la “Suonatrice di tamburello alla vendemmia” realizzato sulla facciata del Museo dal writer Daniele Battaglia, che va ad aggiungersi al “Suonatore di Zampogna Sostene Puglisi” che lo stesso artista ha disegnato nel mese di settembre. A conversare su “Il vino fra Grecia e Sicilia, mito e tradizione” saranno il prof. Daniele Macris, presidente della Comunità Ellenica dello Stretto e l’etnomusicologo Mario Sarica, curatore scientifico del Museo dei Peloritani. «Si tratta – ha detto Sarica – di un evento che rivive la cultura del vino della tradizione siciliana, riscoprendo un palmento storico ibbisoto, testimonianza rara della millenaria civiltà contadina mediterranea, affidandosi al vasto repertorio della poesia di tradizione, ai suoni e ai canti che animavano l’attesa scadenza festiva di San Martino, giorno dedicato al vino nuovo da spillare dalle botti». Alle 19,30 performance dell’ensemble cameristico “Peaks Brass Quintet”, attraverso un viaggio musicale dal Rinascimento al Jazz con Giuseppe Ruggeri e Carmelo Garufi (trombe); Thomas Curcuruto (corno); Camillo Paone (trombone); Giovanni Zizzo (basso tuba); Eugenio Garufi (batteria). Per partecipare all’iniziativa è obbligatoria la prenotazione contattando il 3388565063; [email protected]; pagina Facebook “Gruppo Amici del Museo cultura e musica popolare dei Peloritani”.

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