È nella preziosa terra di confine tra poesia e racconto che nascono i cantastorie. Un mito attuale, che ha attraversato i tempi da quando Omero cantava storie d’armi, di eroi e dei, per giungere sino a noi. Passando da un glorioso passato nella Sicilia del XIV secolo in cui alternavano canti lirici a canti epici fino a diventare diffusori di notizie e fatti che raccontavano nelle storie.
Davano voce alle sofferenze del popolo siciliano, alla dure condizioni di vita, allo sfruttamento, fino poi quasi a perdersi soppiantati dal dominio dei nuovi media. Eredi di preziose vestigia, oggi i cantastorie sono custodi di un glorioso passato che trasformano e attualizzano in un continuum temporale ricco di sorprese e innovazioni.
Ed è proprio omaggiando la sacralità storica di questa carismatica figura, che la Fidapa di Barcellona, ha voluto inaugurare il nuovo anno sociale sotto la guida della neo eletta presidente Adriana Cicirella. Un delicato emozionante connubio tra poesia e “cuntu” che, attraverso due brillanti protagonisti Mauro Geraci, antropologo e cantastorie, e Margherita Neri Novi, poetessa, ha approfondito la figura della donna, cui tante ballate sono state dedicate.
Un excursus che ha toccato storie legate al mondo della mitologia, della cristianità, sino a quelle di donne come Pia de Tolomei, Franca Viola, fino a Marta Russo, scritta da Geraci. Immancabile un classico tanto emozionante quanto intramontabile quale è la Baronessa di Carini, e purtroppo, tristemente attuale.
«Ci sono tante ragioni che possono spiegare la centralità del tema femminile, con le sue tante sfaccettature, nelle ballate dei cantastorie. Una di queste si lega al fatto che, quando i cantastorie si spostavano tra le città con le loro automobili, sopra il cui tetto montavano il cartellone, spesso giungevano nelle piazze in un’ora quando gli uomini era a lavorare e avevano solo un pubblico femminile», spiega Geraci.
Emozionanti e nostalgici i versi della poetessa Neri Novi che s’intrecciavano alle ballate in un ensemble di suggestioni, scavando in un passato alla ricerca della semplicità di quella vita ricca di valori ed affetti, che oggi, purtroppo, non ritornano più. Sul palco, oltre alla presidente Cicirella, sono intervenuti l’assessora Viviana Dottore, la vicepresidente Fidapa Distretto Sicilia Letizia Bonanno, la giovane poetessa Giulia Cusmà Piccione.
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