Al via l’XI edizione di NaxosLegge - festival delle narrazioni, della lettura e del libro, segno della longevità di una storia di impegno culturale che continua. Il tema di quest’anno è “Limiti” con le sue declinazioni, tra narrazione del contemporaneo e l’ancora del passato, nel solco della cultura greca. Quest’anno al ciclo di incontri, che si svolgerà dal trentuno agosto all’uno ottobre, si aggiunge una serie di spettacoli teatrali nelle sezioni “Interpretare l’antico” con riscritture di temi mitologici con sguardo “obliquo” e moderno ( il 31 il primo, L’Agamennone da Ghiannis Ritsos, di e con Filippo Luna) e proiezioni cinematografiche per la miniserie di docufilm “ Vedere l’antico” sul tema archeologico (Eis Pegas , Sicilia Grand Tour 2.0, I leoni di Lissa).
Questi eventi, che avranno come suggestivo palcoscenico il Teatro della Nike sono condivisi dal Parco Archeologico di Naxos diretto dalla dott.ssa Gabriella Tigano e realizzati in collaborazione con la Rassegna del Documentario archeologico di Licodia Eubea, la Rete Latitudini, UniME, Cospecs, Dams ed Ersu. Anteprima del festival sarà l’incontro con il filosofo Nuccio Ordine che presenterà il 30 agosto il suo libro-manifesto “L’utilità dell’inutile” (Bompiani, 2013).
Apre, invece, la rassegna il 31 agosto la cerimonia del premio “Promotori di Cultura”, assegnato ogni anno a personalità e manifestazioni distintesi con progetti innovativi per lo sviluppo culturale e sociale del Paese e dei singoli territori. L’articolato programma di quaranta eventi si può consultare sul sito www.naxoslegge.com, e sui contenuti del festival, abbiamo intervistato la curatrice, la prof.ssa Fulvia Toscano.
Da cosa nasce la scelta del tema di questa edizione, “Limiti”?
Il tema scaturisce da una riflessione che parte dalla mia formazione classicista che è quello della metriotes, il senso della misura che mai come oggi riflette il senso del limite concepito dai Greci, a cui noi siamo stati costretti a ripensare in questo ultimo periodo. Un’ esortazione alla misura umana, al non andare oltre, con la hybris, la tracotanza per gli antichi Greci. La pandemia ha messo in discussione ad esempio la, presunta, onnipotenza della scienza. L’invito è dunque quello di rientrare dentro dei paradigmi.
Quali sono le declinazioni del tema generale?
La categoria più alta è quella metafisica, abbiamo, non a caso, invitato Eleusi che era la terra dei misteri, dove l’idea del varcare la soglia era consentita solo agli iniziati che però non dovevano violare il segreto e il senso della misura di quel perimetro sacro delle cose che è dato dalla natura stessa.
Poi abbiamo la declinazione storica, a Naxos, luogo di approdo e di incontro tra civiltà, si svolgerà il meeting con le capitali della cultura, le città di Eleusi, Gorizia e Nuova Gorica, quest’ultime, separate dalla furia della storia, delle divisioni umane, in realtà sono città dialoganti che vogliono riscoprire quell’unità che avevano durante l’impero austroungarico. Lì la cultura non si è mai fermata, non ha accettato le frontiere che la politica in modo drammatico ha posto. Questo è il cuore concettuale del festival e nella tavola rotonda del 10 settembre parleremo dell’Europa dei popoli e della cultura, del senso di frontiera, confine, limite appunto, con i sindaci delle città inviate ma anche con importanti studiosi dell’IMC, l’Istituto di Cultura Mitteleuropea di Gorizia.
E del limite dal punto di vista geopolitico, in un mondo multipolare su cui dobbiamo interrogarci, parleremo all’incontro con Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2. Poi per l’aspetto economico abbiamo invitato uno dei massimi esponenti e teorici degli studi sull’economia della decrescita felice, il grande filosofo ed economista Serge Latouche.
Infine c’è l’aspetto letterario, quest’anno ci sono tre anniversari da celebrare, a parte quello dantesco che racconteremo, anche quello di Dostoevskij, Celine e Baudelaire tre intellettuali che il limite lo hanno varcato nella vita e nell’arte. Grande spazio alla poesia, anche al femminile con l’incontro Per voce sola del 10 all’Odeon di Taormina, con 5 poetesse, coordinato da Grazia Calanna direttrice dell’Estroverso.
Vogliamo segnalare degli appuntamenti in particolare?
Si, l’evento sull’intellettuale siciliano Aurelio Pes recentemente scomparso che ricorderemo insieme alla grande attrice del teatro d’avanguardia Carla Tatò. Poi l’omaggio a Zaha Hadid con Margherita Guccione, architetto, dir. Generale Creatività Contemporanea al MIC e referente al Maxi di Roma per la sezione Architettura. Per concludere, ci occuperemo di legalità, con l’incontro con Roberto Di Bella e il suo volume dedicato al progetto “Liberi di scegliere”, con Fabio Granata su Borsellino e poi con il Garante dell’infanzia su temi legati alla pedopornografia, in cui i bambini sono vittime, al di là di ogni “limite”.
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