Sono 230 le risposte progettuali al bando di concorso per 13 opere d’arte contemporanea: design urbano, ambientale e della luce – “I belvedere dell’anima” dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con la Fondazione “Fiumara d’Arte”. Nei prossimi giorni sarà istituita la commissione di gara di cui faranno parte docenti dell’Ateneo e i vertici della Fondazione per esaminare tutti i lavori presentati.
“Sono molto felice di intraprendere questo cammino di creatività con l’Università di Messina – dice l’artista e mecenate Antonio Presti -. In un momento storico di depressione culturale, la nascita di queste nuove opere contribuirà ad una nuova manifestazione della bellezza. Una grande occasione di creatività e di rigenerazione, proiettando lo sguardo sempre al futuro, un percorso di impegno artistico, politico e sociale. Credo che la grande partecipazione al bando, in questo momento di emergenza, sia stata la conferma del primo obiettivo raggiunto: ritrovare e rincontrare lo spirito della creatività, restituendo tanta gioia a tutti i partecipanti”.
Di fatto, le 13 opere selezionate saranno realizzate in spazi pubblici e luoghi condivisi, e inizialmente collocate nelle aree circostanti e prossime – con le rispettive infrastrutture di viabilità – alle sculture monumentali denominate “Monumento ad un Poeta Morto” di Tano Festa, “La Materia Poteva non Esserci” di Pietro Consagra, Sono 230 le risposte progettuali al bando di concorso per 13 opere d’arte contemporanea: design urbano, ambientale e della luce – “I belvedere dell’anima” dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con la Fondazione “Fiumara d’Arte”, “Energia Mediterranea” di Antonio Di Palma, “Stanza di Barca d’Oro” di Hidetoshi Nagasawa, “Una curva gettata alle spalle del tempo” di Paolo Schiavocampo, “Labirinto di Arianna” di Italo Lanfredini, “Arethusa” di Piero Dorazio e Graziano Marini, “La via della Bellezza” di 40 artisti, appartenenti al ciclo monumentale di “Fiumara d’Arte” nel comprensorio di Tusa (ME). Il progetto è ispirato alla realizzazione di veri e propri belvedere dell’anima, installazioni temporanee che in continuità spirituale e fisica con le opere già esistenti che, successivamente, potranno essere installate in altri luoghi sempre del territorio siciliano.
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