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San Giovanni Bosco, il grande sognatore

Il presidente dell'Unione Ex Allievi Don Bosco “San Luigi” di Messina, Nino Berenato, ha voluto ricordare la figura del presbitero e pedagogo italiano

San Giovanni Bosco

Il presidente dell'Unione Ex Allievi Don Bosco “San Luigi” di Messina, Nino Berenato, in occasione della ricorrenza di San Giovanni Bosco del 31 gennaio, ha voluto ricordare la figura del presbitero e pedagogo italiano, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con questo testo:

«Don Bosco (così preferiva), è stato un grande sognatore. Ha sognato di giorno, ad occhi aperti, come tutti i profeti che vedono lontano e guardano al futuro con speranza. E con la voglia di dare una mano a quanti incontra, soprattutto se ragazzi e giovani che vivono ai margini della società, della famiglia, del lavoro e delle relazioni umane. Ha sognato di notte nelle poche ore che riusciva a ritagliarsi dopo un estenuante giornata di lavoro.
Sono stati sogni speciali che avevano più il tono della “visione” che della semplice valvola di sfogo del cervello. Erano sogni che anticipavano gli avvenimenti, le persone e le realizzazioni che si sarebbero compiute. Riguardavano sovente i suoi ragazzi ed i personaggi del suo tempo a partire dal sogno dei 9 anni in cui aveva intravisto la sua futura missione di prete e di educatore.
Come i 5 sogni missionari, “visti” da quando aveva 57 anni fin quasi al tramonto della sua vita. L’hanno portato in volo dall’America Latina all’Africa, fino al continente cinese. Sogni che si sono miracolosamente realizzati con l’aiuto della Provvidenza, dei suoi salesiani e di tanti benefattori che da sempre hanno sostenuto e continuano a sostenere le sue missioni. Grazie ad essi il grande sognatore continua a ripetere ciò che scrisse a don Giovanni Cagliero, capo della prima spedizione missionaria: “Fate quello che potete, Dio farà quello che non possiamo far noi. Confidate ogni cosa in Gesù Sacramentato ed in Maria Ausiliatrice, e vedrete che cosa sono i miracoli”.
Miracoli che oggi portano la firma dei generosi benefattori di “Missioni Don Bosco” ai quali va il grazie di don Bosco, dei suoi “figli” e moltissimi bambini e ragazzi dei Paesi poveri che possono crescere, nutrirsi, studiare, imparare un mestiere, fuggire dalla guerra e dalla tratta dei moderni schiavi, trovare un lavoro e godere di una vita dignitosa e più umana». (Fonte: I sogni di Don Bosco Valdocco Onlus Torino).

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