“Nuovo Marra” è il primo Ep del rapper e producer messinese Mole, nome d’arte di Giuseppe Arena, uscito lo scorso 17 dicembre, che ha già totalizzato 1400 ascoltatori mensili su Spotify. Un titolo dal sapore provocatorio, come afferma lo stesso artista, con il quale egli stesso vuol paragonarsi al rapper Marracash. Anche la copertina, in cui è raffigurata la testa di Mole sulla sabbia con lo Stretto di Messina come sfondo, rappresenta un omaggio ed una citazione al celebre cantante, richiamando quella del suo primo disco. L’Ep, autoprodotto e rilasciato da indipendente, contiene 6 tracce, che il rapper definisce esplosive e che raccontano l’autodistruzione, la solitudine e la malinconia attraverso la sua personalissima impronta. I brani sono stati realizzati la scorsa estate, insieme con altri 17 pezzi che compongono il suo primo disco, intitolato “Diciassette” e in uscita nel 2021. Un album molto diverso dall’Ep, in cui Mole narra una storia d’amore ai nostri tempi. La scelta di iniziare a produrre la propria musica da solo risale a qualche mese fa, durante la quarantena di marzo, quando ha deciso di dedicarsi al beatmaking (che significa creare basi musicali, ormai una vera e propria arte) e di allestire successivamente uno “home studio”, con tutte le attrezzature necessarie, gli hardware e i software. «L’esigenza di produrre i miei pezzi autonomamente – spiega Mole – è nata perché gli altri non potevano esprimere quello che avevo dentro, ritenevo che altrimenti il mio lavoro risultasse incompleto». La sua è la storia di un giovane che crede in quello che fa. In passato, il ragazzo aveva collaborato con due amici producer “BXP” con cui nel 2018 aveva pubblicato il primo singolo su Youtube “Rapzapoppin” e dopo alcuni freestyle su Instagram ed un remix del singolo “Vossi Bop”, intitolato “Pro”. Il suo stile musicale è dato dalla commistione di diversi generi come l’hip hop, il soul, il blues, il rock, il jazz e la trap contemporanea. L’artista messinese ha inoltre frequentato il primo anno del Conservatorio “Corelli”, studiando viola e pianoforte complementare, che ha successivamente lasciato «per mancanza di stimoli». Ex studente di Medicina, prima a Messina e dopo a Terni, ha abbandonato gli studi per tornare nella nostra città, iniziando a lavorare e dedicandosi contemporaneamente anche alla carriera di musicista. «La musica – confessa Mole – per me rappresenta l’espressione dell’essere e un canale per trasmettere agli altri ciò che si prova. Mi ha aiutato quando non stavo bene con me stesso e stavo pensando da tempo di lasciare l’università». Perché, alla fine, quello che conta è che ognuno trovi la propria strada nella vita.