Da ieri e fino al 3 dicembre il Parco Archeologico Naxos Taormina chiude temporaneamente al pubblico i siti di Taormina (Teatro Antico e Isola Bella), Naxos (Museo e Area Archeologica), Francavilla di Sicilia (Museo M.A.FRA) e Casalvecchio Siculo (Basilica dei SS. Pietro e Paolo).
La chiusura, ribadita da una circolare del dipartimento dei Beni culturali della Regione Siciliana, si impone in osservanza del Dpcm del 3 novembre 2020 che prevede la “sospensione temporanea delle mostre e dei servizi di apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura per il contenimento del contagio del coronavirus”. Chiuse, temporaneamente, le porte ai visitatori, il Parco lavora “dietro le quinte” del teatro e dei vari siti.
«Impegnati su vari siti - commenta la direttrice Gabriella Tigano -, non ci fermiamo mai: il personale dell’area amministrativa prosegue in modalità smart working le attività ordinarie e straordinarie, fra cui l’organizzazione di una mostra di arte contemporanea a Palazzo Ciampoli. Al Teatro Antico, approfittiamo dell’assenza dei visitatori per procedere al restyling e alla messa in sicurezza delle grandi scalinate di accesso alla cavea, con il supporto di scalpellini e di una impresa specializzata. In ambito scientifico noi archeologhe stiamo lavorando alla valorizzazione del patrimonio, sia programmando nuovi scavi all’interno del Parco sia con il riordino dei depositi di Naxos e Taormina per recuperare quanto già emerso da precedenti campagne di scavo e restituire questi reperti alla fruizione del pubblico. E infine restano operativi i canali social del Parco Naxos Taormina (Facebook e Instagram) che mantengono vivo il dialogo con il pubblico e alimentano l’interesse di sempre più followers verso il mondo antico, l’archeologia, le radici culturali greche della Sicilia e il nostro patrimonio monumentale. Un dialogo virtuale già sperimentato positivamente durante il precedente lockdown grazie alla produzione di contenuti culturali di qualità dedicati ai siti del Parco e alle varie collezioni di reperti».
Nelle settimane di chiusura proseguiranno regolarmente i puntuali interventi di sanificazione dei luoghi di lavoro che il Parco Naxos Taormina ha avviato con successo già dal mese di marzo con il primo lockdown.
Il Parco archeologico di Naxos-Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica, di ricerca e organizzativa, amministrativa e finanziaria. Dal 2013 il Parco ha la gestione di alcuni tra i più importanti siti monumentali e paesaggistici della provincia di Messina: il Museo e l’area archeologica di Naxos; il Teatro Antico e l’Odèon di Taormina; Villa Caronia (sede direzionale del Parco); il Museo naturalistico di Isolabella, le aree archeologiche di Francavilla e il M.A.FRA il nuovo museo archeologico della città, inaugurato nell’ottobre 2020. Dal 2019 sono gestiti dal Parco, Palazzo Ciampoli (Taormina), il Monastero e la Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo) e si attesta all’Ente anche Castel Tauro. Dal giugno 2019 il Parco è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano.
Fra i grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto protagonista il Teatro Antico di Taormina - secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi -, figurano il G7 nel maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno. Nel corso del 2019 i siti del Parco Naxos Taormina hanno toccato per la prima volta lo storico record di 1.033.656 visitatori, esclusi gli oltre 150.000 spettatori degli eventi serali nel Teatro Antico di Taormina nel periodo tra giugno e settembre.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia