«La storia ha trascinato me e non viceversa. Ho scritto tutto di getto. In due mesi. Tuttavia, non mi aspettavo di ricevere la proposta proprio in quarantena». La penna è rimasta trepidante sul comodino per pochissimo tempo, perché lei, Erica Nicolosi, la giovane brillante scrittrice messinese, classe 2004, citata come esempio positivo dall'ex ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, ha sperimentato che la vita reale, come ripeteva David Foster Wallace, è starsene seduti in una stanza con un pezzo di carta davanti. Anche se la grande popolarità è iniziata sul web con la pagina Instagram “Volevo scriverti” che in poco tempo non solo ha fatto incetta di like, ma le ha portato la chiamata inaspettata da una rinomata casa editrice con cui ha sancito il suo esordio letterario.
E ora il suo secondo romanzo, “Ti fidi di me”, uscito il 6 ottobre, arriva a distanza di poco più di un anno, in un periodo delicato della vita della giovane, che dopo il primo anno scolastico “mauroliciano”, con la sua famiglia ha lasciato Messina e raggiunto la Lombardia. «La mia vita è cambiata repentinamente - racconta Erica -. Lo scorso settembre ho lasciato i miei ex compagni con cui avevo instaurato un rapporto bellissimo, le vie che amavo, per trasferirmi al Nord. Sin da subito mi sono resa conto che la mia terra mi sarebbe mancata terribilmente. Dopo il mio primo romanzo sono stata investita da un fiume di affetto, ho rilasciato tantissime interviste, ma credevo che almeno per i primi tempi qui mi sarei concentrata su altro».
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina
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