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Rivive la Fiumara d'Arte: due milioni per Mistretta, Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano e Tusa

E finalmente la politica s’accorse della Bellezza. È stato siglato ieri mattina dall’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà, dal mecenate Antonio Presti e dai rappresentanti dei comuni di Mistretta (capofila), Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano e Tusa, l’accordo che sancisce la volontà di “definire congiuntamente iniziative di valorizzazione della Fiumara d’Arte, a partire dal progetto di riqualificazione dell’intero percorso”.

La Fiumara d’Arte. Una meraviglia che il mondo ci invidia, il parco di sculture più vasto d’Europa, e che non molto tempo fa per l’assurda miopia di pochi rischiò addirittura la demolizione. Da non credere, eppure fu così.

La Fiumara d’Arte ha acquisito negli anni un valore altissimo a livello universale tanto che la Regione, già nel 2006, ha riconosciuto questo innovativo contenitore dell’arte contemporanea, un vero e proprio parco monumentale ammettendolo nel novero del patrimonio artistico siciliano, afferente alla contemporaneità. «L’accordo odierno dopo un lungo periodo di stasi caratterizzato da indagini per infiltrazioni mafiose al comune capofila - ha detto Samonà -, manifesta la volontà del governo regionale di sostenere le comunità locali e le istituzioni coinvolte nel progetto di riqualificazione dell’area interessata, in una ripartenza ispirata alla legalità. Bellezza e legalità costituiscono le due condizioni necessarie affinché la Fiumara d’Arte, con tutto il carico iconico e massmediatico che ha, possa generare sviluppo economico e culturale nel comprensorio dei Nebrodi, facendo crescere la visibilità delle comunità che insistono nei territori dove trovano ospitalità le opere d’arte».

Il progetto si prefigge di agevolare la fruizione, attraverso opere di bonifica complessiva dei luoghi dove trovano accoglienza le opere d’arte, interventi di infrastrutturazione leggera delle aree intorno alle grandi sculture, sistemi di illuminazione segna passo, abbattimento delle barriere per i diversamente abili, sistemazione dei piani di calpestio, pavimentazione dei percorsi di approccio ai monumenti.

«Gli altri interventi che interesseranno il Parco - ha aggiunto Samonà -, riguardano la chiesa di San Nicola a Pettineo, già da qualche decennio destinata ad ospitare manifestazioni di carattere teatrale e l’Oratorio di San Filippo Neri a Motta d’Affermo, con gli attigui magazzini da convertire in laboratori per la manipolazione della terracotta e la realizzazione di manufatti scultorei in ceramica, assecondando la recente tendenza dell’Associazione Fiumara d’Arte che ha coinvolto le scolaresche del territorio proprio nella reinterpretazione artistica di vaste superfici murarie attraverso l’apposizione di una preziosa epidermide in terracotta, come è accaduto per la Porta della Bellezza a Librino. Attraverso la Fiumara d’Arte, peraltro, si pone un ulteriore tassello nella valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea che l’assessorato dei Beni culturali intende realizzare, anche attraverso la valorizzazione del Polo museale di Palazzo Riso a Palermo».

La Fondazione “Fiumara d’Arte”, promossa dal mecenate Antonio Presti, dal 1983 ha prodotto la realizzazione di dieci suggestive opere d’arte contemporanea, affidate ad artisti di fama internazionale. Le opere, spesso difficilmente raggiungibili o visitabili, rischiano di vanificare il potere di generare economia per i territori, riducendo il potenziale in termini di sviluppo economico del comprensorio che questo museo a cielo aperto, conosciuto in tutto il mondo, negli anni avrebbe potuto produrre. Un primo atto dell’accordo sarà la gestione di un finanziamento di quasi due milioni di euro.

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