Il veterano intramontabile, Renzo Arbore, l'enfant du pays, Alberto Urso e poi la storica band della Pfm. Ecco a che cosa potremmo assistere il mese prossimo a Villa Dante. Ci sta lavorando Palazzo Zanca a braccetto con organizzatori privati, in una ritrovata sintonia dopo la clamorosa rinuncia ai concerti al Franco Scoglio. Manca l'ufficialità perché prima serve trovare qualche risorsa economica.
A Villa Dante sarà allestito un programma di spettacoli eterogenei che dovrebbero allungare la stagione ed essere spunto per i visitatori per venire in città e approfittare del programma “Visit Me” (di cui si attendono i dettagli) e che regalerà notti gratuite a chi sceglierà Messina per le sue vacanze, anche se fuori stagione.
Il Comune sta lavorando all'allestimento di Villa Dante. Può ospitare sino a 3600 persone ma per il distanziamento ci si dovrà fermare a 1000. L'idea di Palazzo Zanc, e in particolare degli assessori Francesco Gallo ed Enzo Caruso, è quella di realizzare un doppio programma. Uno gestito direttamente dal Comune con artisti locali ad ingresso gratuito: tribute band, cover e poi tradizioni popolari, un po' secondo lo schema già disegnato dall'ex assessore Scattareggia. E poi un altro cartellone invece organizzato dai privati, a pagamento, e che porterà in dote nomi di rilievo nazionale che potranno di certo riempire lo spazio di villa Dante. Il Comune, però, dovrà fare la sua parte.
«L'Arena di Villa Dante può essere uno spazio utilissimo finchè non usciamo dal Covid - afferma il neoassessore ai grandi eventi, Francesco Gallo -. Il sindaco mi ha dato il mandato di immaginare un programma di livello e attraverso i miei contatti personali ho avviato dei sondaggi per far arrivare a Messina alcuni artisti di spessore. C'è la disponibilità di Renzo Arbore che fu a piazza Duomo nel 2007 a Capodanno e poi del “nostro” Alberto Urso, ma anche della Premiata Forneria Marconi.
Adesso dobbiamo concretizzare tutto perché sono concerti che con soli 1000 posti e incassi ridotti devono essere sostenuti da noi ma, spero anche da sponsor privati, a cui facciamo appello». Palazzo Zanca dunque è pronta ad investire qualche decina di migliaia di euro per garantirsi un buon programma, ma in pochi giorni l'operazione deve essere chiusa anche negli uffici, prima ancora che con i manager.
Chi invece non canterà a Villa Dante è Mario Venuti che ieri, sui social, ha scritto che è naufragata la trattativa con il Comune per «un post di qualche tempo fa che mi rende indegno di suonare nella città di originaria di mio padre. Non sono ammessi dissidenti». Il post a cui fa riferimento, è del 6 luglio e il cantante commentava la seconda posizione di De Luca nella classifica di gradimento dei sindaci. Scrisse che venivano “premiati i modi fracassoni e folcloristici del sindaco sceriffo di Messina”.
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