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Don Giovanni D’Austria fascino intramontabile: rievocazione storica a Messina

Il cavaliere sul suo bianco destriero entra tra due ali di folla festante. Si inginocchia davanti all’arcivescovo che gli rende una benedizione. È l’agosto del 1571 e la nobile città di Messina accoglie lo spettacolare sbarco di Don Giovanni D’Austria, comandante generalissimo della Santa triplice lega fra Spagna, Venezia e Stato Pontificio. Istantanee di una città che fu, che per un pomeriggio è tornata a rivivere nella rievocazione storica di quello straordinario momento. Una manifestazione giunta al dodicesimo anno. L’edizione del 2020 è stata condizionata dalla norme per evitare la diffusione del contagio da Covid.

Così si è dato fondo alla creatività, cambiando luogo per allestire uno spettacolare sbarco riveduto e corretto. Non più l’arrivo alla passeggiata al mare ma un corteo in dimensioni ridotte e a porte chiuse a Forte San Salvatore. Una location suggestiva che forse ha regalato ancora più fascino alla rievocazione, le mura storiche ben si sposano con gli abiti del tempo indossati dai figuranti. Mancava il calore della gente, quella stessa che sempre più numerosa negli anni ha seguito la rievocazione dell’arrivo di Don Giovanni D’Austria a Messina impersonato da Mauro Failla, l’incontro con l’arcivescovo Retana interpretato da Pippo Castorina e Francesco Maurolico, raffigurato da Filippo Faillaci. Il senato interpretato da Pippo Oliveri, Orazio Badia, Pippo Cafiero, Pippo Pizzuto, Gabriele Schifilliti, Lillo Centorrino mentre Nunzio Barbera è stato Giuseppe Francesco Conte di Landriano, Felice Currò il monaco domenicano. Inoltre Saro Sardo è stato Gianandrea Doria, Umberto Costa è stato Marcantonio Colonna. Filippo Cavallaro ha impersonato Sebastiano Venier e Nino Prisa Agostino Barbarigo. Il popolo è stato rappresentato dall’associazione culturale pro Mili San Pietro mentre la nobiltà dalla compagnia d’armi rinascimentale della Stella. In forma ridotta anche il corteo preceduto dagli sbandieratori che hanno fatto danzare in volo gli stendardi. Non si è svolto neanche il palio, tuttavia la manifestazione è stata trasmessa in streaming. La rievocazione è stata preceduta da uno speciale matrimonio con il mare.

A rinnovare la cerimonia dopo aver letto la formula dello sposalizio e lanciato l’anello per suggellare un amore eterno, l’assessore alla Cultura Enzo Caruso. Presenti anche don Andrea Di Paola, Pietrangelo Pettenò, presidente della Marco Polo System di Venezia ed il comandante del comando supporto logistico della Marina Militare il capitano di vascello Giuseppe Catapano.

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