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Tradizioni e cinema a Messina, Don Minico "incontra" Tano Cimarosa

Dall'amicizia tra Don Minico, al secolo Domenico Mazza, creatore della famosa pagnotta alla disgraziata, morto a 94 anni nel 2015, e l'attore, regista e sceneggiatore Tano Cimarosa, pseudonimo di Gaetano Cisco, scomparso nel 2008, entrambi simbolo di "messinesità" nasce la conferenza stampa che culminerà nell'intitolazione dell'Arena del locale "Don Minico" sui Colli S. Rizzo di Messina, a Tano Cimarosa, mercoledì 29 luglio ore 17.

L'evento, intervallato dagli intermezzi musicali del "Trio Atipico", formato da Alessandro Blanco, chitarra, Giovanni Alibrandi, violino, e Antonino Cicero, fagotto, è tra i 70 eventi dell'anno in corso della manifestazione "Don Minico: 70 Anni alla Disgraziata".

Che vede il patrocinio del  ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, dell'assessorato dell'Agricoltura dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea della Regione Sicilia, della Città Metropolitana di Messina e del Comune di Messina, sarà presenziato dagli assessori comunali, Enzo Caruso, Pippo Scattareggia, e Dafne Musolino, dagli eredi di Tano Cimarosa ossia la nipote Piera Battiato, gli Isolino, i fotografi Filippo e Giovanni, rispettivamente marito e figlio di una nipote, e il regista Salvatore Arimatea, nipote.

L’arena sarà messa a disposizione degli artisti messinesi. Previsto anche l'intervento dell’attore e regista Angelo Campolo. Si inaugurerà anche la mostra di circa 15 opere inedite del pittore naturalista, Enzo Colavecchio, dallo stile che si incornicia nell'atmosfera di valori di rispetto dell'ambiente da sempre perseguiti da Don Minico e dal figlio, Paolo Mazza, che oggi ne continua l'opera.

La personale si potrà visitare fino all'8 agosto, quando il critico d'arte Mosè Previti, ne presenterà una recensione critica. Sarà presente anche l'editore di Todo Modo Tv, Josè Villari con il suo team, che alcuni anni fa si è impegnato, per una lapide all'attore messinese, famoso per il ruolo di Zecchinetta ne "Il giorno della civetta", tratto dall'omonimo romanzo di Sciascia e diretto da Damiano Damiani, insieme a un imprenditore messinese: nell'occasione sarà proiettato un video che ha catturato i momenti salienti dalla preparazione fino alla posa della lapide con l'epitaffio "Strappò sorrisi all'inopia del dopoguerra e a quanti vennero dopo".

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