In Sicilia eventi live rinviati al 2021: a Messina saltano i concerti di Tiziano Ferro e Ultimo
Anche i grandi eventi siciliani si fermano, alla luce delle disposizioni governative in tema di salute pubblica che vietano assembramenti di persone. La decisione, comunicata da Assomusica, è stata condivisa da tutti gli associati siciliani che sono Giampaolo Grotta, Mario Grotta, Giuseppe Rapisarda, Nuccio La Ferlita, Carmelo Costa, Marcello Cannizzo, Enzo Bellavia e Andrea Randazzo. I grandi eventi live dell’estate 2020 sono stati rimandati al 2021 e nelle prossime settimane verranno comunicate le nuove date. "E' una decisione dolorosa ma inevitabile - commentano gli imprenditori siciliani che fanno parte di Assomusica - che abbiamo preso a tutela di tutte le componenti interessate come gli artisti, i management, i promoter, il pubblico e i lavoratori del comparto. Le misure individuate dal Governo per la riapertura dei concerti non permettono una immediata ripartenza. Ci chiedono di prevedere un terzo dei posti disponibili ma i costi per organizzare gli eventi rimangono invariati, anzi aumentano. In questo modo è impossibile per chiunque mantenere un’attività imprenditoriale. Nel provvedimento che autorizza l’apertura ci sono ulteriori aspetti non chiariti e che vanno approfonditi". "Ci sono mille domande a cui oggi non possiamo dare risposta. Noi siamo in contatto con l’amministrazione regionale e gli enti locali che gestiscono le location - concludono gli imprenditori - per definire al più presto il calendario 2021 per dare certezze al pubblico». Tra gli eventi rinviati Tiziano Ferro (Stadio Messina - inizialmente previsto per il 27 giugno), Ultimo (Stadio Messina - inizialmente previsto per il 15 luglio), Claudio Baglioni (Teatro Greco Siracusa - inizialmente previsto per il 17 luglio), Il Volo (Taormina - inizialmente previsto per il 4 e 5 settembre) e Angelo Pintus in Pintus@Taormina (Taormina - inizialmente previsto il 19 settembre). Un dietrofront secco rispetto al mancato rinvio al 2021 dei concerti di Tiziano Ferro e Ultimo a Messina. A chiederlo sono di nuovo i consiglieri comunali del Partito Democratico ma soprattutto il Garante dei diritti per l’infanzia e per l'adolescenza del Comune di Messina, Angelo Costantino: «Sono rimasto in silenzio rispetto alle polemiche tra Comune e organizzatori, ho letto di un ricorso al Tar e di un bando di concessione ai privati. Mi sono chiesto cosa importasse ai ragazzi di tutto questo? Niente. Qualcuno si è chiesto cosa avrebbe fatto piacere ai ragazzi che da più di due mesi sono chiusi in casa davanti ai loro tablet o pc per la didattica a distanza? Molti di loro non hanno avuto neanche questa possibilità. Quest’emergenza ha tolto loro l’alimento più prezioso della loro età: la relazione e la socialità. E noi che facciamo? Ci lanciamo in acrobazie giuridiche senza tenere in considerazione il loro punto di vista. Alcuni ragazzi hanno ricevuto i biglietti per il loro compleanno, alcuni li hanno comprati con i risparmi, altri ancora hanno venduto qualcosa pur di farsi un regalo. E poi tanti bambini e diversamente abili che attendevano, attraverso le loro associazioni, gli inviti per poter godere degli eventi per come accade in ogni occasione. Sono questi i racconti dei ragazzi in questi giorni ed è a loro che dobbiamo dare voce. Se poi ai concerti ci sono anche i genitori tanto meglio. La musica è lo strumento migliore per fare prevenzione, per veicolare valori e contenuti positivi. È aggregazione senza barriere. Non togliamogli quel poco che a Messina è rimasto. In una classe di secondo superiore su 22 ragazzi ben 10 ragazzi avevano comprato i biglietti. So di tanti bambini di scuola media che attendevano di vedere Ultimo. Mi chiedo se ci sia ancora spazio per recuperare non solo per il danno economico e di immagine per la città. Mi rivolgo al sindaco e agli assessori: facciamo un regalo ai ragazzi se siamo ancora in tempo». Come detto, sulla stessa linea anche il gruppo Pd in Consiglio comunale rappresentanto da Antonella Russo, Alessandro Russo, Gaetano Gennaro e Felice Calabrò, che già la scorsa settimana aveva chiesto le dimissioni, ribadite, dell'assessore Pippo Scattareggia e un cambio di rotta netto. Ora rincara la dosa: «Chiediamo all’assessore , a cui comunque rinnoviamo con forza la nostra richiesta di dimissioni, di attivarsi subito per salvare questi due importantissimi eventi musicali, che i nostri giovani chiedono a gran voce che non vengano dirottati altrove. Sappiamo da fonte certa che per Tiziano Ferro sono stati già staccati 21 mila biglietti, ancora di più per il concerto di Ultimo, 33 mila idolo dei giovanissimi, e che gli organizzatori di entrambi gli eventi sono ancora disponibili a restare a Messina, davanti ad un dietrofront dell’Amministrazione comunale. Abbiamo il dovere di dare informazioni corrette alla città. Non è vero, come abbiamo sentito dire, che il concessionario del nuovo bando (stranamente emesso in questi giorni, dopo la nostra richiesta di dimissioni) potrà, se lo vorrà, salvare entrambi i concerti per il 2021, perché non avrebbe materialmente il tempo di effettuare la relativa manutenzione straordinaria e l’adeguamento normativo necessario, visto che proprio il nuovo bando concede al concessionario un anno di tempo dall’inizio della concessione. E’ solo il Comune di Messina, proprietario dello stadio, e responsabile delle politiche giovanili, che deve prendere la decisione di salvare questi eventi, e può farlo solo in questi giorni, sennò sarà troppo tardi. Abbiamo letto il repentino bando pubblicato nei giorni scorsi, ed abbiamo notato che non vi è alcun diretto riferimento ad eventi musicali da affidare al futuro concessionario. Sono previste anche attività per il benessere psicofisico, culturali, per il tempo libero, la vendita di prodotti, ma è evidente a chiunque che i concerti che piacciono tanto ai nostri giovani, che attirano migliaia di persone in riva allo Stretto, muovendo l’economia cittadina, non piacciono all’Amministrazione De Luca. Peraltro, il Consiglio comunale, con la delibera 32/C del 20 marzo 2019, aveva previsto espressamente all’art. 19 l’uso degli impianti sportivi per eventi musicali. Sulla base di questa delibera era anche possibile consentire un utilizzo annuale del Franco Scoglio, con il rilascio delle relative autorizzazioni. Perché, ci chiediamo, nelle more della concessione trentennale dello stadio di San Filippo che tanto ritardo ha maturato finora, per salvare questi eventi musicali così attesi, non è stato redatto il piano annuale di utilizzo, che non avrebbe inciso sulla futura concessione trentennale, viste che sono queste le paure dell’assessore Scattareggia? Non ci interessa avere ragione: ci interessa salvare questi eventi, ed abbiamo ancora il tempo, pur se breve, per farlo. Se non succederà questa giunta si assumerà tutta la responsabilità politica ed economica di una scelta profondamente sbagliata».