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Messina, al via su Rtp la "Notte della Cultura": la tv a caccia dei tesori nascosti

Dal palazzo Sant'Elia ai reperti pre-terremoto, dalla sala Vts che “controlla” lo Stretto al salone storico del 24° Artiglieria. Tesori nescosti, che proprio al tempo del coronavirus potranno essere riscoperti dai messinesi. Ma a distanza.

Per sopperire all'annullamento delle “Notti della Cultura” previste dal Comune nei mesi di maggio e giugno, infatti, l'assessore alla Cultura Enzo Caruso, in accordo con il sindaco De Luca e con l'assessore ai Beni culturali Salvatore Mondello, ha proposto alle emittenti televisive cittadine una “Notte della Cultura” alternativa in tv, fatta sull'esempio delle trasmissioni di Alberto Angela, con una serie di brevi videoclip da mandare in onda, sul tema “Curiosità, luoghi e monumenti della Messina sconosciuta”.

Una “Serata per la Cultura”, così è stata chiamata, che consentirà di visitare Messina stando comodamente seduti in poltrona. L'iniziativa è stata proposta dall'assessore Caruso, nell'ottica di un “servizio alla persona”, da offrire in questo particolare e triste momento, considerandola alla stregua di una particolare «cura che possa contribuire al benessere psichico dei messinesi, chiusi ormai da due mesi in casa». A rispondere per prima all'appello è stata l'Rtp che venerdì 8 maggio, alle 20.30, manderà in onda una puntata di “Scirocco”, condotta dal giornalista Emilio Pintaldi, dedicata a “Messina delle Meraviglie. La Cultura fuori le Mura”.

In collaborazione con il Comando della Brigata Aosta, il Comando provinciale della Guardia di finanza, il Comando della Capitaneria di Porto, e poi cn il Teatro Vittorio Emanuele ed il Museo regionale, il pubblico da casa avrà modo di “visitare” per la prima volta: il Palazzo S. Elia; il Palazzo della Guardia di Finanza; il Salone Storico del 24° Reggimento Artiglieria dedicato ad Emilio Ainis; il Centro operativo VTS della Capitaneria di Porto (a Forte Ogliastri); il palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele; i reperti pre-terremoto custoditi al Museo regionale. Per una terapia di gruppo... culturale e virtuale.

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