Il commissario più amato della tv è arrivato in anteprima cinematografica per Nexo Digital, prima del debutto su Rai1 il 9 marzo prossimo (ore 21.25). Già dal 24 febbraio scorso nelle sale, ove rimarrà fino a mercoledì, “Salvo amato, Livia mia”, nuovo episodio della serie “Il Commissario Montalbano” (Rai Fiction-Palomar), darà il suo apporto alla battaglia contro il Coronavirus, poiché gli incassi saranno devoluti all'Ospedale Spallanzani di Roma e all'Ape, l'Associazione Pazienti Ematologici dell'Ospedale Sant'Andrea. In questa nuova avventura, tratta sia dal romanzo omonimo che dal libro “Il vecchio ladro” (entrambi di Andrea Camilleri), il commissario (Luca Zingaretti) indagherà sulla morte della giovane Agata Cosentino (Federica De Benedittis), impiegata all'archivio comunale di Vigata, apparentemente vittima di una violenza sessuale degenerata in omicidio. L'ipotesi però non convince Montalbano, che inizierà la sua indagine partendo dalla vita privata della donna. Scoprirà così che Agata, vissuta a Genova per diversi anni e cara amica di Livia (Sonia Bergamasco), era una persona schiva che concedeva amore e amicizia a pochi intimi; gli stessi da cui il commissario partirà per far luce sulle dinamiche del delitto. Tra questi, la collega Caterina Giunta, interpretata dall'attrice messinese Katia Greco. «Il mio personaggio in un primo momento verrà sospettato del delitto - ci svela la Greco - , ma poi si scoprirà la vera natura del suo rapporto con Agata, e questa rivelazione sarà fondamentale alle indagini. Dalle trame della storia emergono anche tematiche importanti come l'omosessualità e la pedofilia». L'attrice aveva sostenuto il provino con Alberto Sironi, che ha poi lasciato le redini della regia a Luca Zingaretti a causa della malattia che l'ha colpito sul set durante la seconda settimana di lavorazione (il regista è scomparso il 5 agosto 2019, nove giorni dopo la fine delle riprese): «Lo avevo conosciuto agli inizi della mia carriera e l'ho ritrovato per il casting di questo film. Era una persona affidabile e sicura di sé, e mi aveva tranquillizzata sulla possibilità di avere il ruolo, dicendo apertamente di aver apprezzato le mie qualità attoriali». Per la Greco Zingaretti si è rivelato un degno successore: «Luca è un bravissimo attore ed è stato un regista capace di guidare e sostenere i suoi attori costantemente: dava sempre le giuste indicazioni, e se talvolta cambiava le scene anche un giorno prima o addirittura sul momento, non era mai despota o invadente. Mi sono sentita valorizzata quando, alla fine di una scena, ha detto all'aiuto regista: “Ma questa ragazza la scopriamo solo adesso? Dov'era?”». Da giovedì Katia Greco sarà al cinema con “Picciridda”, l'opera prima di Paolo Licata tratta dal romanzo omonimo di Catena Fiorello, nei panni del personaggio di Rosa Maria. L'attrice è anche nel cast di una fiction Rai su Rita Levi Montalcini, diretta da Alberto Nergin, con Elena Sofia Ricci. Intanto “Cruel Peter”, l'horror del messinese Christian Bisceglia ambientato a Messina che la vede protagonista, è uscito in Russia e dal 13 marzo sarà proposto negli Stati Uniti.