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“Messina guerra e amore", il cantante-medico Luciano Panama crede nel rilancio della città

Ci sono molti modi per portare avanti le proprie battaglie, e uno di questi è scrivere canzoni. Lo sa bene Luciano Panama, che ha realizzato un brano, intitolato “Messina guerra e amore”, pensato per far riflettere i suoi concittadini e spronarli a lottare per la città. Il singolo evidenzia tutti i contrasti di un luogo che potrebbe essere bellissimo, ma che invece si rassegna a restare sempre uguale, negandosi ogni opportunità. Il pezzo fa parte del primo disco da solista di Panama, dal titolo “Piramidi”, uscito nel 2017.

Il videoclip invece, è stato rilasciato lo scorso 28 dicembre, una data simbolo per i messinesi, scelta non a caso dallo stesso autore, che ha curato anche la regia ed il montaggio delle riprese. «Questa canzone - spiega il cantante - ha rappresentato un'occasione per accendere una luce su Messina, grazie alla grande attenzione mediatica ricevuta. Chi ha la possibilità di far sentire la propria voce infatti, deve approfittarne per parlare degli argomenti che gli stanno a cuore».

Il video mostra l'artista vagare per alcune delle zone più belle della città, mentre tutto, dal testo alla musicalità del brano, suscita in chi lo ascolta un senso di inquietudine e malinconia. Panama, classe 1980, attualmente vive a Milano dove lavora come medico, portando avanti parallelamente anche la carriera di cantautore. L'incontro con il mondo della musica avviene molto presto, quando fin da piccolo, il padre, musicista per passione, gli insegna a suonare i primi strumenti. Dopo aver sperimentato vari generi, nel 2000 crea la band Entourage-Enter in Our Age, con cui vince alcune competizioni importanti come il “JestraiRock” o “Arezzowave”. Nel 2010 arriva “Prisma” il primo disco del gruppo, nel 2012 escono due mini dischi “Ep Yoga” e “Supercar” e infine nel 2013 è la volta di “Vivendo Colore”.

Negli anni successivi i componenti prendono strade diverse e oggi si riuniscono solo occasionalmente. «Il percorso che abbiamo fatto - ricorda Panama - è stato molto difficile, perché attorno a noi in città, c'era il nulla più totale e nessuno con cui confrontarci. Prima, non esistevano luoghi dove la musica fosse anche cultura, oltre che intrattenimento. Io e la mia band ci siamo creati una strada, autoproducendo i nostri pezzi».

Per il cantante la situazione attuale in cui versa la città è critica, ma non irrisolvibile: «Messina - spiega - ha tutte le capacità e le persone giuste per fare un passo in avanti. Se non si punta sulla cultura e si cambia mentalità però, si rischia di perdere una grande occasione». Il giovane da qualche mese vive a Milano. «Ho scelto di andare via - rivela - perché volevo un contesto capace di dare credibilità a livello nazionale al mio ruolo di artista. Di notte faccio il medico e di giorno lavoro al mio nuovo disco, ma penso spesso a tornare e a realizzare iniziative per Messina».

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