Immaginate di poter mollare tutto, imbarcarvi su una goletta e lasciare a casa lo smartphone, far provviste per la cambusa, tracciando una rotta che attraversa il Mediterraneo. Chi vorreste al vostro fianco in questo viaggio? Nel 1934 Georges Simenon decise di prendere il mare. Un viaggio da Porquerolles alla Tunisia passando dall'Elba e dallo Stromboli, proseguendo per Messina, Siracusa e Malta. A trent'anni dalla morte dell'autore belga Adelphi pubblica “Il Mediterraneo in barca”, un libro di viaggio in cui Simenon scrive cose che sembrano fotografare i nostri giorni: «Esistono persone che vengono fatte rimbalzare da una frontiera all'altra come palline da ping-pong […] il Mediterraneo è la gente che muore di fame alle pendici del Partenone e gli imbecilli che si suicidano a Montecarlo». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola.