Sabato 19 ottobre il suo atteso concerto siciliano al Metropolitan di Catania, il 31 l’uscita del suo secondo album “Il sole ad Est”. È inarrestabile Alberto Urso, che, con le sue canzoni e con il suo tour, che ha già riscosso un grande successo a Roma, Milano e Napoli, sta toccando tante città italiane e ovunque, per il tenore e polistrumentista messinese, è un caldo, caldissimo abbraccio di pubblico e tanti consensi di critica. Sembrano quasi lontani quei mesi quando prima di vincere “Amici” diceva «Io sono Alberto il mio sogno lo sto vivendo ora e spero di fare musica per sempre»: Alberto Urso è la dimostrazione che i sogni si possono avverare quando alle spalle c’è una preparazione solida e importante alla quale, ancora oggi, il giovane artista messinese si sottopone. In attesa dell’uscita del secondo album è già ascoltatissimo il nuovo singolo “E poi ti penti” scritto per lui da Kekko Silvestre dei Modà. Il video è stato girato al Teatro Ponchielli di Cremona, la piccola capitale della musica dove opera e danza si incontrano. Nelle immagini Alberto, nella duplice veste di cantante e spettatore, canta dal palco reale e dalla platea la romantica ballad e ammira in scena vari attori che interpretano le diverse fasi dell’amore. «Mi ha fatto proprio un bel regalo Kekko» Dichiara l’interprete. «Il brano è molto bello, sono davvero contento sia del risultato del pezzo che del video». In questo momento straordinario c’è anche il tuo atteso ritorno in Sicilia di sabato a Catania per un concerto che si annuncia memorabile: in scaletta ci sono brani tuoi ma anche grandi evergreen della musica di sempre! «Sarà bellissimo, mi auguro di ripetere anzi di superare i successi di queste settimane. Mi esibirò con un’orchestra e proporrò tutti i generi dal pop al jazz, alla dance, il rock e ovviamente la lirica con un finale emozionante. Ascolterete Your song, O sole mio, I've got you under my skin e moltissime altre. Sarà davvero un live speciale, sento che mi divertirò moltissimo». Fino a questo momento hai cantato l’amore pensi che in futuro nei tuoi testi ci sarà spazio per l’attualità o altri temi? «Assolutamente sì, io sono un interprete e in futuro mi piacerà parlare di altri argomenti, della vita di ogni giorno, del mondo, di temi universali soprattutto contro la guerra». Negli scorsi mesi si è parlato di una tua presenza al prossimo Sanremo cosa puoi dirci in proposito? «Il festival è una grande vetrina, ogni artista vorrebbe farlo. Io l’ho sempre guardato con grande interesse, uno dei miei ricordi più belli è la partecipazione di Bocelli con “Il mare calmo della sera”. Quanto a me al momento non so nulla. Desidererei fare quest’esperienza all’Ariston ma dipendo dalla mia casa discografica e in questo momento siamo concentrati con album e tour». Il 2019 è stato il tuo anno, l’anno della consacrazione, cosa ti ha dato questo momento e cosa ti ha tolto. «Ho sempre fatto musica, la musica per me è tutto, dunque mi ha tolto relativamente poco, sono più lontano dalla mia famiglia, ma siamo sempre insieme, i miei mi hanno seguito sempre ed assecondato sin da piccolo. “Amici” mi ha dato tantissimo, mi ha fatto conoscere, ma non ho perso la volontà di studiare, mi sento cresciuto come uomo e come artista, il resto è tutto da scoprire».