Un film necessario. E tanto dovrebbe bastare, non servirebbero neppure giudizi sulla qualità cinematografica, sulla regia, sugli interpreti, sulla fotografia. Si tratta, cioè, di un film che dovrebbe essere obbligatorio studiare: per gli italiani più su di Napoli serve a capire perché il Sud è così e che cosa si potrebbe fare; per i calabresi - e i meridionali in genere - serve a capire meglio se stessi, valutare diversamente i meccanismi sociali, che derivano da abitudini incancrenite e non certo dal dna, e uscire da stereotipi in cui spesso si sono imprigionati da se stessi. “Aspromonte. La terra degli ultimi” di Mimmo Calopresti, evento in anteprima del 65 Taormina FilmFest, proiettato ieri sera in anteprima assoluta al Teatro Antico - presenti il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e l'assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano - , è stato molto applaudito dal pubblico, anche se non c'era solo entusiasmo. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola