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L'ambasciatore tedesco alla Gazzetta: "L'Europa sia 'culla' di uno stato sociale"

Viktor Elbling

Cooperazione, frontiere aperte, capacità di rispondere insieme alle sfide del presente e del futuro, tra questione migranti e cambiamenti climatici, perché l’Europa è dei cittadini che la abitano. «L’Europa siamo noi»: l’ambasciatore della Repubblica federale di Germania, Viktor Elbling lo ha ripetuto più volte ieri pomeriggio durante l’evento “Un caffè con l'ambasciatore”, un confronto aperto coi giovani per discutere sui problemi ma soprattutto sulle opportunità che negli anni sono arrivate dall’Unione Europea.

A Messina, nell’ambito di un viaggio in Italia per esaltare la radice popolare dell’Europa intesa come integrazione di cittadini e culture e valorizzare i rapporti tra i due Paesi, l’ambasciatore Elbling ha incontrato i messinesi nell’auditorium della Fondazione Bonino Pulejo, promotrice dell’evento che ha avuto come media partner la Gazzetta del Sud.

«La sfida che ci troviamo di fronte – ha detto in apertura il presidente della Fondazione, Lino Morgante – è legata alla necessità di riformare l’Europa, facendo in modo che ne esca rafforzata e diventi punto di riferimento per tutti gli stati che dovranno integrarsi, in un sistema comune di regole e principi». Un’Europa delle persone, un concetto ripetuto più volte dall’ambasciatore che ha dialogato con la giornalista della Rai Giovanna Cucè ed ha risposto ai quesiti e alle sollecitazioni di tanti studenti messinesi, interpellati dal giornalista Domenico Bertè.

Gremito l’auditorium per un confronto aperto e stimolante. Nel pubblico, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi. «Le sfide del futuro vanno affrontare insieme – ha chiarito Viktor Elbling – l’idea di Europa che vogliamo è uno spazio unico dove gli stati sovrani possano unirsi, adoperandosi anche per uno stato sociale non solo economico e finanziario, per arrivare anche ad un equilibrio sociale su temi come disoccupazione. Sono necessari dei compromessi, ma solo la cooperazione e un costante dialogo ci permetteranno di superare le sfide e arginare le debolezze. Non credo dunque che questa idea di Europa non funzioni – ha aggiunto, sollecitato a riflettere sui sovranisti incalzanti e sui rigurgiti neo-nazisti – non tutti i problemi che abbiamo nei nostri Paesi sono riconducibili all’Europa, non c’è dubbio che sul tema della migrazione, ad esempio, l’Europa non ha agito nel migliore dei modi. Le regole di Dublino, ad esempio, non hanno permesso di affrontare nel modo giusto il fenomeno, lasciando maggiormente esposti paesi come l’Italia e la Grecia ma governare il fenomeno attraverso i muri non è la soluzione, bisogna farlo in modo intelligente. Dobbiamo impegnarci su battaglie comuni – ha sottolineato inoltre – come quella legata ai cambiamenti climatici che vede i giovani, in Germania, diventare motore per le azioni della politica».

Attenti e partecipi anche i giovani messinesi che hanno dialogato con l’ambasciatore, su temi legati ad economia e lavoro per i giovani, cultura e formazione, migranti e politiche di integrazione della Germania, a partire dal ruolo della cancelliera Angela Merkel. Ad intervenire sono stati Anna Valenti e John Bungai “Maurolico”, Mauro Velardo e Sabrina Briguglio del “Bisazza”, Luca Santamaria, Agata Calabrò, Gabriele Cuomo, Daniele Giuliano e Federico Brancatelli del “La Farina” e lo studente universitario Stefano Scibilia.

In apertura, invece, un video della Conferenza di Messina che si svolse dal primo al 3 giugno del 1955 per ricordare anche il ruolo della città dello Stretto e del Ministro degli Esteri Gaetano Martino per la nascita dell’Europa.

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