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Taormina, al via Taobuk: incontri con Giuseppe Pignatone e Paolo Borrometi

Paolo Borrometi

Il desiderio come testimonianza tenta di penetrare anche nei muri di gomma dell'ingiustizia, dove la verità può assumere la forma dell'acqua. È il filo conduttore che a Taobuk lega i libri di Paolo Borrometi, Giuseppe Pignatone e Benedetta Tobagi.

L'ex procuratore di Roma ha la mano fasciata, ma ironizza: «Ecco cosa vuol dire andare in pensione». Certo, bisogna sempre stare attenti alle correnti, allusione più trasparente che velata alle trame del Csm e alle spartizioni degli uffici giudiziari. Sorride e si chiude a riccio: «Di queste cose non parlo».

E oggi tocca a Paolo Borrometi ricordare e richiamare il ruolo dei giornalisti, sfidando le coperture che si annidano nelle aree lontane dai riflettori antimafia. Come la Sicilia sudorientale, Ragusa, Siracusa. Una testimonianza scomoda che lo costringe a vivere sotto scorta.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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