Si è aperto ieri a Taormina il Taobuk, il festival del libro ideato e condotto da Antonella Ferrara, giunto alla nona edizione.
Diversi gli interventi di peso: da quello sulla strategia e il marketing che riguarda il vino di Sevie Kim manager di Vinitaly International, alle riflessioni sulla mafia e la nuova criminalità di Giuseppe Pignatone ex procuratore e Paolo Borrometi giornalista che vive sotto scorta, a quello dello scrittore norvegese Gaarder tradotto in tutto il mondo.
Decine di incontri, dibattiti e presentazioni animeranno la perla dello Ionio fino a martedì. Palcoscenici di letteratura e di impegno sociale, il rinnovato palazzo dei congressi e piazza IX aprile. Tema di quest’anno il desiderio, in tutte le sue sfaccettature.
Ieri il magistrato Nino Di Matteo ha presentato, intervistato dalla giornalista Elvira Terranova, il suo libro “Patto sporco” analizzando il quadro complessivo di una lunga stagione di convivenze e segreti. Di rapporti tra politica, mafia e apparati deviati. Di Matteo ha ricevuto il Taobuk award per il suo impegno contro la mafia.
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