«Sapete da quanto tempo vanno avanti i lavori per salvare l’antica chiesa della Badiazza?», domanda, con un sorriso, finite le polemiche, il soprintendente Orazio Micali.
«Dal 1872, sei anni dopo la soppressione delle corporazioni che la fece passare nel patrimonio dello Stato. Fu allora che cominciarono operazioni di sterramento della chiesa in cui l’acqua era così alta che arrivava ai capitelli». Quindi un volo di quasi 150 anni, ed eccoci ai primi mesi del 2019: i fondi che servivano, 2,4 milioni previsti nella tabella “A” del Patto per il Sud”, sono stati confermati nel bilancio appena approvato dalla Regione.
«A marzo – puntualizza Micali – appena la Ragioneria della Corte dei Conti attesterà la registrazione del decreto, ne potremo disporre. Il giorno stesso indiremo una rapida selezione, oppure un sorteggio, tra imprese in grado di validare il progetto. Quindi a giugno appalteremo, tramite l’Urega, il consolidamento vero, l’ultimo».
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