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Messina contro il femminicidio: Questura, artisti e poeti ricordano Omayma Benghaloum

Omayma Benghaloum, mediatrice culturale uccisa dal marito

Continua l’impegno della Questura di Messina contro la violenza sulle donne, tema al centro di una mirata campagna di sensibilizzazione. Martedì scorso, doppio appuntamento: di mattina, al complesso “ Calipari”, nel pomeriggio, con il “Camper della polizia” presente a piazza Cairoli. Tutto questo due giorni dopo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nell’ambito della quale la Questura di Messina ha raccontato la storia di Omayma Benghaloum, tunisina, moglie e mamma, assassinata a 34 anni dal marito.

Tanti quelli che l’hanno voluta ricordare e che hanno voluto lasciare un segno tangibile e di vicinanza alla battaglia portata avanti dalla polizia di Stato per arginare un fenomeno che continua a fare vittime. A partire dalle socie delle Fidapa di Messina e provincia, il cui contributo, nell’aprile scorso, ha permesso la ristrutturazione della sala audizioni protette, per la circostanza intitolata ad Omayma dal poeta messinese Giovanni Malambrì, che per lei ha scritto una poesia, dal pittore di fama internazionale Alex Caminiti, che le ha dedicato una sua opera, dal regista Fabio Schifilliti, che ispirandosi alla sua vita ha realizzato un film.

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