«Non è possibile piacere a tutti. La gente è libera di scegliere. È libera di amare o non amare». Di amarci e non amarci. A ricordarlo è lo stesso Gesù, nell'irriverente spettacolo “Famoso – per un pugno di like”, di Lelio Naccari, tenutosi nel mese di giugno nella sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell'ambito della stagione “Show-Off” 2018, che nel mese di dicembre verrà accolto dalle associazioni culturali Yourban, in “#Nofilter – rassegna teatrale per liberi pensatori” a Thiene (Vicenza) e Carichi Sospesi di Padova all’interno della rassegna “Dritti al Cuore”. Importanti riconoscimenti in ambito nazionale per un gruppo di giovani artisti messinesi, provenienti da discipline diverse, che si sono uniti per dar luogo a un progetto performativo che trascende i limiti non solo della rappresentazione teatrale, ma anche dei generi, e a volte persino del linguaggio. Nell'ambito della rappresentazione, si riflette su temi attualissimi e profondi, tra i quali l’uso spasmodico dei social media ed il bisogno di essere “visti”, con uno stile che al contempo intrattiene e diverte, miscelando le arti e la tecnologia. I protagonisti, Tom e Frank, discutono su quelli che sono i bisogni dell'essere umano, e in particolare dei giovani, oggi, in un tempo in cui la misura dell'apprezzamento, così come dello stesso essere, diventa il like, moderno termometro della sociale accettazione. Ed ecco che in scena arriva un moderno Gesù a ricordare che nemmeno lui ha avuto “poi tutti questi like” e a spiegare che «l'unica cosa che si può fare per lasciare un segno è un “miracolo”, credere in sé stessi».