La più bella storia mai raccontata è senz’altro quella di Gesù, che ha scelto di venire a morire, Lui, figlio di Dio, in mezzo agli uomini per poterli redimere. Proprio questo leit-motiv ha accompagnato il dipanarsi del musical proposto, nel Duomo, dal gruppo “Amici di Don Orione”.
Il testo, messo in scena dall’autore Giancarlo Santacatterina, che ne ha curato anche la regia, disegna in maniera nuova e più accattivante la figura del Cristo, più vicina ai nostri tempi. Non a caso la rappresentazione è stata particolarmente apprezzata da religiosi e laici presenti nella nostra storica cattedrale, che lo hanno definito «un nuovo modo di fare catechesi». L’autore stesso, che ha prestato la voce a Gesù, le performance canore di Angela Gulletta, Lydia Sturniolo e Tobia Rinaldo sensibili interpreti, il commento misurato e armonico di Giusy Repici, il singolare dialogo di Pietro interpretato da Adone Guerrini, i vocalist Pietro Urso e Giacomo Caravaglio, il cantastorie, hanno contribuito al successo del musical.
Puntuali e significativi gli effetti audio e tecnici e la scenografia, che sono stati curati da Saro De Cola e Carmelo Messina. Drammatico, ma anche sublime e struggente, il musical dedicato a Cristo non poteva che essere bello e avvincente.
E non poteva non avere un palcoscenico autorevole e prestigioso, che induce alla riflessione e alla preghiera come quello della cattedrale, dove il regista Giancarlo Santacatterina ha saputo allestire uno spettacolo che ha lasciato il numeroso pubblico presente col fiato sospeso. Fino allo scrosciante applauso finale. È stato un applauso quasi liberatorio, che ha sciolto la tensione di una storia che rappresenta la favola dell’umanità.
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