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Messina ignorata, il sindaco:
«Si ritiri il docufilm»

Messina ignorata, il sindaco: «Si ritiri il docufilm»

«Stupore e indignazione». Il sindaco Renato Accorinti ha deciso di prendere posizione ufficiale «in nome e per conto della città di Messina» dopo le polemiche scatenate a seguito della proiezione del docufilm “L’anima e il sangue” dedicato a Caravaggio. Si dirà: tra tanti problemi che ha Messina, dobbiamo proprio occuparci di un documentario realizzato da Sky Theatrical Production? La replica di Accorinti è secca: «È il principio che va difeso, aver totalmente dimenticato il soggiorno a Messina e i capolavori realizzati da Michelangelo Merisi nella nostra città, è un fatto grave che non può passare sotto silenzio».

Accorinti ha scritto direttamente all’amministratore delegato di “Magnitudo Film” e al ministro ai Beni culturali: «Il documentario racconta i diversi passaggi della vita breve ed intensa del Merisi. Il viaggio ne è il tema fondamentale: il Caravaggio, sia per le commissioni da parte dei mecenati sia per scappare da condanne giudiziarie, gira l’Italia, da Milano a Roma, a Napoli, fino a Malta e poi ancora a Napoli. Ed è questo il punto: che fine ha fatto il soggiorno messinese? Per quale motivo non si parla dei sei mesi, ed oltre, trascorsi da Caravaggio a Messina? Rifuggendo qualsivoglia provincialismo campanilistico, non posso però non criticare aspramente – prosegue il sindaco – un film che, seguendo un preciso ordine cronologico, decide di eluderne una tappa fondamentale per l’evoluzione stilistica del Merisi. Le due opere custodite al Museo regionale di Messina, la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei Pastori, sono considerate da tutti gli storici dell’Arte tra i principali capolavori di Caravaggio». Accorinti adombra il sospetto di un inspiegabile «ostracismo culturale» e chiede il ritiro del docufilm dalla distribuzione perché sia sottoposto a una revisione e integrazione.

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