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Maria Fausta Rizzo: grazie alla musica ho scoperto la bellezza guardando “oltre”

Un disco che percorre i canoni del pop variando fra mille sfumature dal jazz alla classica

Maria Fausta Rizzo: grazie alla musica ho scoperto la bellezza guardando “oltre”

MESSINA

La cantautrice messinese Maria Fausta Rizzo pubblica il singolo “Look Over”, in uscita il 24 ottobre su tutti i digital store, primo inedito del suo album di debutto “Million Faces”. Il brano “Look Over”, spiega la stessa autrice, è «una dichiarazione d’amore nei confronti della bellezza. Viviamo in un mondo fatto di falsi miti e leggende. Ho strappato tutti i poster dal muro e così è nata Look Over. La semplicità di far parte di qualcosa di più grande, di già perfetto, la consapevolezza di tutto ciò che arriva dal contatto con la natura mi porta a superare le mie paure. Voglio guardare Oltre... oltre me stessa. “Look Over”».

L’album “Million Faces”, con musica, arrangiamenti e testi di Maria Fausta Rizzo, vede la collaborazione di artisti di fama internazionale come Franco Mezzena, violinista classico italiano; Olivier Ker Ourio, armonicista jazz francese, Didier Del Aguila, bassista di flamenco francese. È un album che percorre stili differenti, alla ricerca di un linguaggio che assimili i canoni del pop variando nelle sue sfumature jazz, rock, blues, progressive e classiche legato da una base melodica e vocale in continua trasformazione.

«Canto in inglese fin da piccola – spiega Maria Fausta Rizzo _ per una questione di suoni. È una lingua che si sposa benissimo con il mio modo di cantare, il mio timbro e le mie canzoni. Cantare in italiano le mie canzoni sarebbe “per me” come ascoltare “Le nozze di Figaro” in inglese…. Vorrei ringraziare tutti i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione di questo disco – Olivier Ker Ourio, Franco Mezzena, Didier Del Aguila, Kevin Reveyrand, l’Orchestra da Camera di Taranto, Antonio Amante, Kaneo Ramos, Tiss Rodriguez, Le Glorious quartet, Stefano Sgrò, Vincenzo Cavalli, Gaetano Leonardi, Maurizio Biancani – la mia famiglia, i miei amici e il team di talenti tutti messinesi che hanno collaborato per la realizzazione del sito e del video: Valeria Trimboli, Gianmarco Vetrano, Letteria Pispisa, Ari Maisano, Peppe Irrera, Steve Flamini, Maria Luisa Turchi, Antonello Soraci e soprattutto tutte le persone che ogni giorno mi sostengono, aiutandomi a continuare con entusiasmo questo viaggio che ho intrapreso da bambina senza mai perdere la fiducia nel messaggio che la musica porta a chi ascolta».

Maria Fausta Rizzo, dopo 12 anni di collaborazione con i fratelli musicisti Melo e Pippo Mafali, ottiene il diploma di violino con il massimo dei voti al Conservatorio Corelli di Messina, il Diploma di jazz al Centre des Musiques Didier Lockwood in Francia e il Diploma di direzione d’orchestra all'European conducting Academy. A quel punto Maria Fausta Rizzo si dedica alla composizione. Scrive colonne sonore per le librerie televisive di R.T.I. Mediaset. Collabora con formazioni di tutti i generi, dal duo con la Dj Helen Brown allo Spell Trio con i fratelli Mafali al quartetto tributo a Piazzolla “Donne in tango”, fino alle band rock.

Si esibisce come cantante e violinista solista anche di orchestre all’estero. Recente la sua partecipazione a diversi concerti in Svizzera con l’orchestra fiati di Wangen. In Francia, dove ha vissuto per diversi anni, ha formato un duo con la pianista Jessica Rock esibendosi in diversi teatri e varie formazioni jazz/blues.

Suona anche al prestigioso Festival di Samois su Seine. Non ha mai abbandonato l’amore per la musica classica che continua a scoprire sia come didatta che come professore d’orchestra. Da poco rientrata da una tournée orchestrale in Cina nelle città di Tianjin e Harbin, ha iniziato una nuova esperienza come compositore di musiche per la scena teatrale.

Ha scritto la musica per “Doll is mine”, su testo di Katia Ippaso e regia di Arturo Armone Caruso, di cui è anche interprete in scena insieme ad Azuki (attrice giapponese), in scena dal 5 ottobre al 12 novembre al Theatre de Nesle di Parigi. Il 13 novembre, presso l’Istituto Italiano di Cultura, si esibirà con una sua stessa composizione creata per “Non domandarmi di me, Marta cara”, testo di Katia Ippaso ispirato all’epistolario Luigi Pirandello-Marta Abba, regia di Arturo Armone Caruso, con Laurence Cordier.

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