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“Mamma mia!” canta in italiano e conquista l’estate

“Mamma mia!” canta in italiano e conquista l’estate

Una madre. Una figlia. Tre possibili padri. Un’isoletta greca e una colonna irresistibile firmata Abba. A quasi 20 anni dal debutto a Londra, Mamma Mia!, il musical da 60 milioni di spettatori nel mondo, portato anche al cinema da Meryl Streep, arriva per la prima volta in una versione tutta italiana, canzoni comprese, firmata dal messinese Massimo Romeo Piparo.

«Sarà il titolo dell’estate e quello che anche quest’inverno per due ore ci farà sentire al mare» racconta in anteprima il regista, che è anche produttore con la sua PeepArrow. Proprio per le atmosfere della storia, per il debutto ha voluto un piccolo tour nei più bei teatri all’aperto d’Italia: anteprima 7-8 luglio al Teatro antico di Ostia poi Teatro Greco di Siracusa, Sferisterio di Macerata, Piazza degli Scacchi a Marostica, per proseguire la stagione in autunno e arrivare al Sistina di Roma a fine anno, «per sei settimane probabilmente sotto Natale».

«Mamma Mia! è uno di quei musical che si sogna un po’ tutta la vita, soprattutto chi come me è cresciuto sulle note degli Abba», racconta Piparo che ha già diretto titoli d’oro come Billy Elliot, Evita, Sette spose per sette fratelli e un ormai storico Jesus Christ Superstar che da vent’anni gira Italia ed Europa e sarà di nuovo al Sistina dal 12 aprile con Ted Neeley protagonista. A chiamarlo, però, questa volta è stata proprio la Andrew Treagus Associates Ltd., mitica casa inglese che detiene i diritti dello show scritto da Catherine Johnson, con musiche e testi di Benny Andersson e Bjorn Ulvaleus degli Abba e Stig Anderson. «Volevano una versione rinnovata, per scene, costumi, regia e arrangiamenti - spiega - Finora tutto il mondo ha visto sempre l’allestimento inglese “ufficiale”. Mancava una versione con una forte connotazione nazionale».

E allora, come si vede dai primi bozzetti delle scene disegnate da Teresa Caruso, Mamma mia! questa volta punta tutto sul mare, con la locanda bianca e azzurra della protagonista Donna, la bouganville alla finestra, l’orchestra in scena, pedane girevoli e ultime tecnologie a disposizione. Ma soprattutto un pontile con barchetta ormeggiata e un bagnasciuga «vero».

Al centro, un cast di 28 attori-cantanti-ballerini a raccontare la storia di Sophie, che alla vigilia delle nozze vorrebbe suo padre ad accompagnarla all’altare. Unico problema, non sa chi sia tra i tre ex fidanzati della mamma. «È uno spettacolo super femminista - dice Piparo - in cui le donne una volta tanto sono le vincitrici assolute. Il bello di Mamma Mia! è proprio che ribalta il piano del racconto. C’è poi un meraviglioso rapporto madre-figlia e le atmosfere anni ‘70. Le protagoniste? A fine mese chiuderemo il cast ma chi ha visto Billy Elliot ritroverà alcuni volti. Per i tre uomini, invece, sto pensando a un trio “importante”».

Per volere della casa inglese anche i testi delle 23 hit, da Dancing Queen ad I have a dream, saranno tradotti nelle diverse lingue «ma il titolo Mamma mia! rimarrà in tutto il mondo. Lo canteranno in italiano fino in Cina». A fine spettacolo, promette Piparo, «un’appendice a sorpresa in inglese». Impossibile non ballare fino in platea. «Paura dei confronti? Meryl Streep è sempre strepitosa - conclude - Ma chi ha visto il musical in Inghilterra, con una messinscena così minimal, per la prima volta potrà dire che è davvero più ricca la versione italiana».

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