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Il dibattito sul femminile
a “Suggestioni dal set”

Il dibattito sul femminile a “Suggestioni dal set”

Un serrato confronto tra artisti sul tema “Il femminile tra forza e fragilità” ieri al Feltrinelli Point nella quinta edizione di “Suggestioni dal set”, l’evento sullo spettacolo e i suoi significati ideato e condotto da Marco Bonardelli. Ospiti della serata le attrici Stella Egitto, Katia Greco e Milena Bartolone, assieme al regista Davide Vigore e a Maria Andaloro, ideatrice e sostenitrice della campagna “Posto occupato”, contro la violenza sulle donne.  Bonardelli in apertura ha messo in evidenza come i due aspetti della  forza e della fragilità mostrino, quando si tratta il femminile, un continuo rimando l’uno all’altro, che diventa stridente contraddizione nel momento in cui è la stessa forza della donna a diventare causa della sua fragilità. E l’aumento esponenziale dei femminicidi lo dimostra ampiamente. La tv, il cinema, così come il teatro, rappresentano invece contesti espressivi capaci di narrare la donna con onestà e chiarezza, mettendo in luce i due aspetti di forza e fragilità senza veli o pregiudizi di sorta. Illuminanti a riguardo le testimonianze dei vari ospiti che hanno ciascuno offerto elementi significativi sulla tematica di fondo, narrando la forza dei loro personaggi, tutti rappresentativi  di donne in cui il rimando tra le due componenti, sebbene non immediatamente visibile, può essere reperito nei significati resi da una capacità tutta femminile di rendere emozioni e sentimenti.  Così è stato per Stella Egitto che, introdotta da un videomessaggio di Pif a “Suggestioni dal set”, ha narrato la sua Teresa di “In guerra per amore”, una donna forte che nel difficile periodo storico dello sbarco degli Americani in Sicilia, rimane fedele a se stessa ed ai valori della famiglia. Completamente diverso il femminile rappresentato da Katia Greco nella fiction “Catturandi”. La sua Maria Catena, vivandiera del latitante Don Natale Sciacca (Vincenzo Amato), è una donna innamorata ma che in fondo usa il potenziale seduttivo della sua falsa ingenuità in vista di una possibile scalata sociale. Ancora un altro aspetto del femminile sviscerato da Saturnia, la divertente becchina interpretata da Milena Bartolone nel musical “ Camposanto Mon Amour”; una donna che, relazionandosi con altre becchine, forti nel loro cinismo, riuscirà a superare una sua originaria debolezza. Fragile anche la protagonista del corto di Davide Vigore “La Viaggiatrice”, già all’ultima mostra di Venezia: una giovanissima donna marocchina che sacrifica l’età migliore per fare da badante ad un’anziana signora, ma che in tale rinuncia dimostra una forza d’animo straordinaria. Spostando il focus dell’attenzione dalla fiction alla realtà concreta, l’intervento di Maria Andaloro ha fatto cogliere come nella storia i due aspetti di forza e fragilità siano comunque interconnessi, testimoniando una capacità reattiva tutta femminile, che in alcuni casi porta a forme di punizione, in altri alla salvezza della donna stessa. Emblematica a tale proposito la storia di Franca Viola, ricordata come esempio di riscatto da una femminilità sottomessa. Tuttavia, qualsiasi crimine che intenda arginare la forza del femminile è indice di un male sociale – ha sottolineato Bonardelli in chiusura - perché una società civile non può dirsi tale finché non riesce a garantire sicurezza e rispetto alla donna, oltre al diritto ad esprimere la sua forza nei contesti in cui è chiamata ad operare.(m.g.s.)

                                                                                                                                 

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