MESSINA
Accogliere la molteplicità e la complessità, a partire da uno spazio solo apparentemente “fuori luogo” per animarlo col confronto, il dialogo. Questo vuol esser “Sabirfest. Cultura e cittadinanza mediterranea”, la cui seconda edizione ha come tema guida il “FuoriLuogo” e che dall’8 all’11 ottobre trasformerà il centro storico di Messina in spazio vivo dove far incrociare differenti istanze, forme espressive e creative. Presentazioni di libri, mostre, spettacoli in strade, piazze, portici, palazzi, un fitto programma, tra incontri con scrittori e attivisti dell’area Mediterranea, circa 140 ospiti.
L’evento è stato presentato in due conferenze stampa simultanee che hanno unito la sala Ocera del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti a Roma e la sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, presenti i rappresentanti del Comitato Promotore, alcuni tra ospiti e partner della manifestazione.
Un festival in cui raccontare, tra pagina scritta e testimonianza, il Mediterraneo intriso di precarietà e incertezze, di vecchi e nuovi integralismi, di subdoli o insorgenti totalitarismi, ma anche di forme variegate di attivismo, impegno, “presenza” culturale, solidarietà. Anche quest’anno SabirFest ospita un’importante occasione di confronto tra attivisti che lavorano insieme per la promozione della cittadinanza mediterranea: SabirMaydan, forum mediterraneo sulla cittadinanza e l’attivismo, promosso dal Cospe, associazione per la cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti.
Il Festival è promosso da Sabir, casa editrice Mesogea, People on the move, Cospe Firenze, associazione musicale Etnea di Catanaia, con la collaborazione di Fondazione Horcynus Orca, Ordine dei giornalisti, Associazione nazionale critici, Rete Critica, Università di Messina, Regione siciliana, dei festival NaxosLegge, Horcynus, Terra di Tutti. Si snoderà in diverse sezioni: da SabirLibri, spazio espositivo in cui particolare attenzione sarà dedicata ai giovanissimi lettori, a FuoriLuogo a Teatro, organizzata dalla rete di drammaturgia siciliana Latitudini, in collaborazione col Teatro di Messina, col patrocinio di Regione siciliana, Comune e Città metropolitana, per dare voce a temi come identità, spaesamento, sviscerati dai lavori di artisti siciliani e nazionali, tra cui Roberto Latini, Lucia Sardo, Mario Incudine, Moni Ovadia (gli ultimi due reduci dalla magnifica collaborazione alla regia de “Le supplici” al teatro di Siracusa).
Quattro intensi giorni in cui, con ospiti provenienti da tutto il Mediterraneo, si discuterà di diritti umani, equità e giustizia sociale, indipendenza di media e social network, diritti delle donne, religioni e fondamentalismi, attivismo politico e spazi urbani. Saranno inoltre lanciate campagne tematiche transmediterranee e progetti per una concreta costruzione di un’identità mediterranea: un canale radio/tv transmediterraneo, un programma di mobilità per gli attivisti, un istituto per l’attivismo nel Mediterraneo, un incubatore di micro-iniziative per lo sviluppo locale. (r.c.)