È stata una delle più interessanti e gradite novità della stagione da poco conclusasi, Lei e lei, con cui Giampiero Cicciò ci racconta quel mondo di prostitute, di travestiti ma anche - per converso - di clienti e protettori (che spesso non viene considerato fino in fondo), che solitamente rimane fuori dalle storie che si vedono a teatro.
Un universo difficile e contradditorio, non esaltante e scomodo, certo, che però ha molti punti di contatto con la realtà di tutti i giorni (della quale fa parte e di cui esprime, in ultima analisi, un’altra faccia).
Riesce a coinvolgere e ad emozionare in più di un momento, l’atto unico del drammaturgo messinese, che ne cura anche la regia e che ne è interprete insieme con Federica De Cola: sulla scena sono un anziano travestito siciliano (drag singer fallita) e una giovane prostituta romana (che svende il proprio corpo dopo aver tentato la carriera teatrale), che si incontrano sulle panchine vicino alla stazione di Messina, in piazza Cavallotti, la notte di Natale, quando i loro clienti sono a casa con le proprie famiglie, perfettamente calati nel perbenismo ipocrita da cui sono soliti farsi proteggere. Almeno agli occhi della gente.
I due personaggi prima si scontrano e litigano, anche animatamente; poi, invece, fanno amicizia, sostenendosi reciprocamente.
Amaro e inclemente affresco, quello che Cicciò ci regala, riuscendo a trovare anche squarci di autentica e commovente poesia.
Prodotto dall’Ente Teatro peloritano, Lei e lei sarà in tournée nella prossima stagione, arrivando - tra l’altro - anche a Milano, Palermo, Firenze e Roma.
Interamente messinese il cast dello spettacolo: scene e costumi sono di Francesca Cannavò; disegno luci di Renzo Di Chio; elaborazione musicale e collaborazione alla drammaturgia di Fausto Cicciò.