Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

In volo a catturare bellezza

 Quello sguardo puntato dal cielo sullo Stretto di Messina, “un obiettivo che sa fermare il tempo e catturare un attimo”. Immagini bellissime quelle che fanno da filo conduttore alla mostra fotografica di Daniele Passaro, inaugurata venerdì sera nella suggestiva location della Marina del Nettuno. Quei meravigliosi scatti – realizzati grazie alla collaborazione del pilota Carmelo Cadili, come ha sottolineato l’autore – «sono stati la realizzazione del sogno di una vita: poter volare». E proprio da quell’elicottero l’idea di catturare la città di Messina come non si è mai vista , in tutti i suoi colori, le sfaccettature ed il bello che solo chi guarda dall’alto può cogliere in modo realistico, una varietà di contrasti naturali, di ombre, un tetto di nuvole che fa da coperta alla città dello Stretto facendosi attraversare dai raggi del sole che danno una tonalità alle foto quasi surreale. Uno Stretto di Messina pronto ad addormentarsi dopo un magico tramonto, il Pilone dai particolari mai evidenziati, la bella Madonnina del porto vestita da lievi colori crepuscolari. Poter raccontare ai messinesi attraverso uno scatto ciò che tutti dovrebbero sapere sulla propria città. Un artista, Passaro (che di professione fa l’avvocato), «che non si accorge di ciò che di bello realizza, tanto lo fa naturalmente», così come lo descrive l’architetto Francesco Modica che, in rappresentanza dell’Ordine degli architetti, assieme all’architetto Giuseppe Falzea, ha sottolineato quanto il lavoro fotografico fatto da Passaro debba essere letto in chiave nuova come un modo di evidenziare attraverso la fotografia il bello, ma anche ciò che bello potrebbe diventare per Messina. Infatti proprio in alcuni scatti l’autore ha voluto sottolineare come dietro a tramonti bellissimi a ville da sogno e mare cristallino ,si intravedano realtà sconosciute o trascurate che potrebbero dare ancora più bellezza alla città, brutture come case abbandonate lungo la costa, o mostri di cemento. Questi e tanti altri i temi che verranno affrontati nella tavola rotonda che si terrà il 18 luglio alle 19 nei locali che ospitano la mostra. L’incontro curato dalla Fondazione degli architetti, amplierà la riflessione sull’impatto urbano della città, l’evoluzione di un tessuto urbano, di un paesaggio unico ma pieno di contraddizioni. «La fotografia – afferma Passaro –è il saper catturare un attimo che rimarrà immortalato per sempre».

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