In controtendenza con quanto avviene negli altri teatri della penisola il “Teatro Vittorio Emanuele” di Messina ha puntato parte della sua programmazione 2015\2016, sia estiva che invernale, sulla danza. E per conseguire questo obiettivo ha attivato una collaborazione con Micha van Hoecke.
Il 12 giugno il debutto del primo spettacolo che il regista, coreografo franco-belga allestirà sotto l’egida del Teatro Vittorio Emanuele “Comme un souvenir (……revoir Paris)”.
Una creazione da lui firmata che svelerà la poetica di questo grande artista.
Attraverso le composizioni che hanno segnato la rottura con la musica accademica e la celebrazione dei balletti, caratterizzando così il clima della bella epoque, Micha van Hoecke metterà in scena il rapporto profondo tra sé e le atmosfere irreali alle quali i musicisti, i danzatori, i pittori, i fotografi, i poeti del tempo riuscirono a dare vita. Ed ancora con leggera dissolvenza e creatività lascerà che le suggestive canzoni di alcuni cantanti-poeti ripropongano alla memoria quell’indimenticabile patrimonio di stili ed emozioni che hanno contrassegnato la chanson francaise. Visioni originali, fantasie poetiche, frammenti di ambienti tipicamente parigini, contribuiranno a trasfigurare nella danza sensazioni, emozioni che appartengono a tutti.
Accanto a Micha van Hoecke un cast d’eccezione.
Giovanni Renzo, in questa stagione direttore artistico per la Musica del “Teatro Vittorio Emanuele”, da anni unanimemente riconosciuto come pianista e compositore tra i migliori della scena internazionale. Danis Ganio, primo ballerino che ha danzato nei più prestigiosi teatri del mondo.
Ed ancora Adele Tirante, Marta Capaccioli, Rimi Cerloj, Yuri Mastrangeli. Debutto per un gruppo di giovani che nel corso di questi mesi ha seguito il laboratorio diretto da Micha van Hoecke, che si è avvalso del contributo di Micki Matsuse, al quale il maestro ha dato il nome di Poiesis (Ensemble di danza del Teatro Vittorio Emanuele). I costumi poteranno la firma di Marella Ferrera, le scene saranno di Mariella Bellantone, le luci di Jacopo Pantani.
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