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Duomo, un ritorno
all’antico splendore

  Non tutti forse lo sanno, ma lungo la navata di sinistra della Cattedrale di Messina, nella cappella chiamata “Della Pietà”, è collocato il monumento funebre, risalente al 1530, di Antonio La Lignamine, arcivescovo di Messina tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo. Ebbene, chi fino ad oggi ha ignorato l’esistenza di uno dei tanti capolavori che fanno parte del grande patrimonio artistico della città, “sopravvissuto” ad eventi catastrofici quale il terremoto del 1908 o il tremendo incendio che devastò la Cattedrale nel 1943, a causa dei violenti bombardamenti della seconda guerra mondiale, avrà l’opportunità di osservare questa preziosa opera nel suo massimo splendore. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati completati i delicati ma necessari interventi di restauro della scultura, effettuati dalla dottoressa Rosaria Catania Cucchiara, resi possibile grazie al finanziamento, pari a 3.200 euro, fornito dal Rotary Club di Messina. Che nell’ambito dell’attività statutaria di pubblico interesse, diversi mesi addietro aveva concordato con l’ormai ex parroco mons. Letterio Gulletta (di recente rimosso dall’incarico da parte dell’arcivescovo Calogero La Piana), l’avvio di tutte le pratiche per l’esecuzione dei lavori conservativi, sotto, ovviamente, l’alta sorveglianza della XII unità operativa della Sovrintendenza delle belle arti, diretta dalla dottoressa Grazia Musolino.

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