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L’arte del fumetto
e un messaggio di
impegno civile

   A 6 anni Lelio Bonaccorso aveva già deciso che da grande avrebbe fatto il fumettista. E non era certo uno di quei desideri passeggeri di bambino ma una strada da seguire con coraggio e determinazione, anche se non fu facile, ad esempio, spiegare ai genitori cosa avrebbe fatto nella vita. A trent’anni però può affermare di avercela fatta, ha all’attivo già volumi di grande successo, sia in Italia che all’estero, frutto del lavoro in tandem con Marco Rizzo, sceneggiatore palermitano che dà le parole ai disegni di Lelio. Una vita fatta di creatività e passione, raccontata giovedì pomeriggio agli studenti del liceo artistico “Ernesto Basile”, scuola frequentata da Lelio, che però scelse la specializzazione in oreficeria. Nell’istituto di Conca D’Oro il fumettista messinese ha anche tenuto un corso di 15 ore per spiegare le origini e le tecniche del fumetto, fornendo nozioni di prospettiva e anatomia, trasmettendo una passione senza fine. Il corso è stato organizzato in collaborazione con la libreria Doralice «per unire – come ha sottolineato la libraia Viviana Montalto – l’arte del fumetto ad un messaggio di impegno civile legato ai lavori di Lelio», ed è stato inserito nell’ambito del “progetto Lettura” coordinato dalle docenti Bianca Cordovani ed Esmeralda De Maria. Durante l’incontro di giovedì, a cui sono intervenuti il dirigente scolastico Renato Zafarana, alcun docenti e il presidente del quinto quartiere Alessandro Russo, sono state presentate le tavole che i ragazzi hanno realizzato nell’ambito del laboratorio e tre sculture. A partire dalla grafic novel “Peppino Impastato giullare contro la mafia” Lelio Bonaccorso ha spiegato come nascono i suoi lavori, «per grafic novel intendiamo un fumetto la cui storia si esaurisce nell’arco di una pubblicazione – ha detto – la tecnica è libera e permette di spaziare anche nella realizzazione grafica. Ma la cosa più bella ed emozionante sta nel fatto che quando preparo i disegni ad una storia mi immergo in essa. Come è stato quando ho raccontato quella di Peppino, un giovane di Cinisi che si schierò apertamente contro la mafia di cui però fu vittima». Ma Lelio ha disegnato anche le vite di Marco Pantani, Che Guevara, realizzato un volume per spiegare la mafia ai bambini, ha pubblicato nella Gazzetta dello Sport le storie tratte dal libro “Gli arancini di Montalbano” sempre in coppia con lo sceneggiatore Marco Rizzo. Oggi e domani, dalle 16 alle 19, invece, il liceo artistico “Ernesto Basile” aprirà le porte del bel istituto a Conca d’Oro all’Annunziata per l’open day. Ad accogliere gli studenti delle terze medie e i loro genitori una ricca esposizione di manufatti realizzati dagli alunni e sistemata nell’ampio atrio, le famiglie potranno avere informazioni sugli indirizzi del liceo, arti figurative, design dei metalli e del gioiello, design del tessuto e della moda, architettura e ambiente e scenografia ed assisteranno ad attività dimostrative nei vari laboratori.

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