Messina

Mercoledì 16 Ottobre 2024

Sua maestà il "pitone messinese": storia, ricetta, ingredienti e varianti di uno dei piatti più iconici di Messina

I pidoni messinesi sono una delle pietanze più amate e iconiche della tradizione gastronomica di Messina, città siciliana nota per la sua cucina ricca di sapori mediterranei. Questi deliziosi fagottini di pasta ripieni sono perfetti come street food, ma vengono anche serviti in ristoranti e rosticcerie locali. La loro preparazione può variare leggermente a seconda delle tradizioni familiari, ma la base rimane sempre la stessa: una sfoglia sottile e fragrante che racchiude un ripieno saporito.

La storia del pidone, o "pituni" messinese

L’origine dei pidoni affonda le radici nella tradizione culinaria siciliana, particolarmente influenzata dalle numerose dominazioni che si sono susseguite sull'isola, come quella greca. La cucina siciliana, infatti, è un crogiolo di sapori e tecniche provenienti da arabi, normanni, spagnoli e francesi. Tuttavia, i pidoni sono una specialità tipicamente messinese, nati come piatto popolare e accessibile, pensato per sfruttare ingredienti locali e facilmente reperibili. I pidoni, conosciuti anche come "piduni", o "pituni", si distinguono dalle altre focacce ripiene della Sicilia per la loro caratteristica forma a mezzaluna, che ricorda un calzone. Il termine "pidone" potrebbe derivare dal dialetto messinese e indicare proprio la forma tipica del piatto. Tradizionalmente, i pidoni venivano preparati in casa dalle famiglie messinesi e poi fritti in olio caldo, un metodo di cottura che conferisce alla pasta una croccantezza unica. Negli anni, sono diventati un simbolo della cucina da strada messinese, serviti caldi nei chioschi e nelle rosticcerie della città. Oggi, oltre alla versione fritta, è comune anche trovare pidoni cotti al forno, una variante più leggera e adatta a chi preferisce evitare i fritti.

La ricetta dei pidoni messinesi

La ricetta dei pidoni può essere personalizzata in base ai gusti e agli ingredienti disponibili, ma la versione classica prevede un ripieno di scarola, acciughe e formaggio. Ecco come preparare i pidoni messinesi:

Ingredienti

Per la pasta: 500 g di farina 00 1 cucchiaino di zucchero 250 ml di acqua tiepida 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva 1 pizzico di sale Per il ripieno classico: 300 g di scarola (o indivia) 100 g di acciughe sott’olio 150 g di provola o meglio tuma Olio extravergine di oliva q.b. Sale e pepe q.b.

Preparazione

Preparazione della pasta: In una ciotola grande, disponete la farina a fontana, aggiungete zucchero, sale e l'olio. Impastate fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprite con un panno umido e lasciate lievitare in un luogo caldo per circa 1-2 ore. Preparazione del ripieno: Lavate la scarola e tagliatela a strisce sottili. Unite scarola e acciughe e fate insaporire per un paio di minuti. Infine, aggiungete il formaggio tagliato a dadini. Condite con sale e pepe e lasciate raffreddare. Formazione dei pidoni: Dividete l’impasto in porzioni uguali e stendetelo in sfoglie sottili. Disponete una quantità di ripieno su una metà della sfoglia e richiudete formando una mezzaluna. Sigillate bene i bordi schiacciando con una forchetta. Cottura: Potete friggere i pidoni in abbondante olio caldo fino a doratura.

Varianti e gusti popolari

I pidoni messinesi possono essere farciti in tanti modi diversi, a seconda delle preferenze. Alcune varianti popolari includono: Pidoni messinesi tradizionali Il ripieno tradizionale dei pidoni messinesi è preparato con: Scarola (o indivia): Questa verdura a foglia verde, leggermente amarognola. La scarola è un ingrediente fondamentale per i pidoni tradizionali, che conferisce freschezza e un sapore delicato al ripieno. Acciughe sott’olio: Le acciughe sono un elemento classico della cucina siciliana e aggiungono una nota sapida e decisa al ripieno. Si sciolgono durante la cottura, arricchendo il ripieno con il loro sapore caratteristico. Provola o meglio tuma (primosale): Il formaggio aggiunge cremosità e un sapore delicato, fondendosi perfettamente con gli altri ingredienti. La provola, in particolare, è leggermente affumicata e si abbina molto bene agli altri sapori. Olio extravergine di oliva, sale e pepe: Utilizzati per insaporire il ripieno e legare gli ingredienti. L’olio extravergine di oliva è fondamentale per esaltare i sapori e aggiungere una nota tipicamente mediterranea. Pidoni messinesi prosciutto e formaggio Il ripieno al prosciutto e formaggio è una variante apprezzata per il gusto semplice e saporito, amata da adulti e bambini. Gli ingredienti principali sono: Prosciutto cotto: Tagliato a cubetti o a fette, il prosciutto cotto aggiunge un sapore delicato e una consistenza morbida al ripieno. È ideale per chi preferisce un sapore meno intenso rispetto a quello delle acciughe. Provola, o meglio tuma (primosale): Anche qui, il formaggio è fondamentale per ottenere una consistenza filante e cremosa. Parmigiano Reggiano grattugiato (facoltativo): In alcune versioni, si aggiunge anche una spolverata di Parmigiano per un ulteriore tocco di sapidità e una nota leggermente più piccante. Olio extravergine di oliva e pepe: Anche in questa versione, l’olio e il pepe completano il ripieno, esaltando il sapore degli altri ingredienti. Alcune "varianti" un po' più fantasiose comprendono: Pidoni con ricotta e salame: Un ripieno più ricco e saporito, perfetto per chi ama i sapori forti. Pidoni con spinaci e prosciutto: Una variante più leggera, che prevede spinaci saltati in padella e prosciutto cotto. Pidoni alla siciliana: Con olive, capperi e pomodori secchi, un omaggio ai sapori tipici dell’isola.

Consigli per gustare i pidoni

I pidoni sono certamente più buoni appena preparati, caldi e fragranti. Possono essere gustati come antipasto o piatto principale, accompagnati da una birra fresca o un vino bianco siciliano. Sono perfetti anche per un picnic o una giornata al mare, poiché sono facili da trasportare e si possono gustare anche freddi. Che li si preferisca nella versione classica o nelle varianti più moderne, i pidoni messinesi restano una pietanza che racconta la storia e le tradizioni culinarie di Messina, un simbolo della cucina siciliana capace di conquistare tutti i palati.

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