
Gli effetti deleteri dell’obsolescenza delle reti idriche messinese emergono con prepotenza soprattutto in occasione delle crisi che ormai frequentemente bussano alle porte. Da qui la necessità di programmare ed eseguire interventi di riqualificazione, come quelli che sta per lanciare l’Ati Messina e che abbracciano sei territori della provincia: da Terme Vigliatore a San Salvatore di Fitalia, passando per Ucria e Longi. Sul piatto 13,7 milioni di euro, che la Regione ha “accertato” e sbloccato nei giorni scorsi con la pubblicazione dei relativi decreti.
Quindi, si passa adesso alla fase operativa, con l’Assemblea territoriale idrica di Messina che coordinerà il tutto, in stretta sinergia con le singole amministrazioni comunali, con cui nei mesi scorsi ha stipulato accordi quadro.
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