
«Qualcosa di strano sta avvenendo intorno al Ponte sullo Stretto di Messina. Dinanzi al concreto rischio di infiltrazioni mafiose nella costruzione dell’opera, che ha allarmato anche il Quirinale, e dinanzi alla notizia di sottrazione di milioni di euro destinati alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali, ora bloccati e dirottati sul ponte di Messina, il 'ministro per il Sud’ Salvini non ci mette più la faccia». Lo afferma il Patto per il Nord in una nota che aggiunge: «solitamente interviene a sproposito su tutto, sulle materie di competenza di altri ministri, ma guarda caso proprio sul ponte tace e ha fatto diramare anonimi comunicati dal suo ministero pur di non ammettere gli errori commessi». «Del resto - concludono gli esponenti del Patto del Nord - non ci pare che si sia mai visto un ministro che prima fa varare un decreto legge, e poi chiede al parlamento di cambiarlo perché il decreto è sbagliato in quanto, così com'è, non garantisce contro le infiltrazioni della criminalità organizzata».
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