
Giovanni Manitta è stato ritrovato e sta bene. Il 40enne originario di Palermo, scomparso lo scorso 3 maggio, è stato localizzato nel Nord Italia, ospitato da un familiare. Dopo giorni di intense ricerche su scala nazionale, sono state le forze dell’ordine a riuscire a rintracciarlo.
La sua automobile, una Fiat Bravo, era stata segnalata da alcuni residenti e trovata sei giorni fa in una piccola via di Galati Marina, con evidenti danni alla carrozzeria e priva di uno pneumatico. Il veicolo, parcheggiato in modo da bloccare il passaggio pedonale, aveva insospettito gli abitanti di un condominio della zona, che hanno avvisato la polizia municipale.
Dopo aver scoperto che la macchina apparteneva proprio a Manitta, la Prefettura di Palermo ha coordinato le operazioni di ricerca. Le forze dell’ordine, municipale e polizia, hanno setacciato l’area: perlustrazioni lungo il torrente Galati, nei campi circostanti e sulla spiaggia, con il supporto di droni e di una motovedetta impegnata nel controllo della costa sud della città.
Inizialmente si temeva un epilogo tragico, ma fortunatamente tutto si è risolto positivamente. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo si sia allontanato volontariamente da casa. Dopo essere arrivato a Messina, nonostante i guasti al mezzo – che potrebbero essersi verificati durante il viaggio – è probabile che abbia raggiunto il villaggio di Galati nel tentativo di chiedere aiuto, per poi ripartire e far perdere temporaneamente le sue tracce.
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