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Responsabilità educativa e costruzione del benessere, a Messina il convegno promosso dall'Associazione italiana maestri cattolici

Famiglia, scuola, territorio: nel focus organizzato con L'Istituto comprensivo Catalfamo e l'Università degli studi si è parlato del valore della corresponsabilità tra gli attori educativi per promuovere il benessere delle nuove generazioni

Grande partecipazione e interesse il convegno dal titolo “Responsabilità educativa e costruzione del benessere. Famiglie, scuola, territorio”, un appuntamento che ha messo al centro il valore della corresponsabilità tra gli attori educativi per promuovere il benessere delle nuove generazioni promosso dalla sezione di Messina dell'Associazione italiana maestri cattolici presieduta dalla docente Annabella Cavallaro con l'Istituto comprensivo Catalafamo diretto da Angelo Cavallaro, in collaborazione con l'Università di Messina.Organizzato nell'aula magna del plesso di Santa Lucia Sopra Contesse l’evento ha visto la presenza di docenti, dirigenti scolastici, genitori, amministratori locali, educatori e rappresentanti di associazioni del territorio. Un confronto aperto e costruttivo che ha inteso riflettere sul ruolo strategico della comunità educante in un tempo segnato da profonde trasformazioni sociali e culturali.

I relatori intervenuti coordinati dalla docente Unime Anna Maria Passaseo hanno evidenziato come il processo educativo non possa essere delegato a una sola istituzione, ma debba fondarsi su un’alleanza consapevole e attiva tra scuola, famiglia e territorio. “Educare oggi – ha affermato Katarzyna Klimkowska (dell'Università di Lublino) significa costruire reti, ascoltare i bisogni dei ragazzi, sostenere i genitori e creare spazi di dialogo tra tutte le agenzie educative”.
Particolare attenzione è stata dedicata al concetto di benessere scolastico, inteso non solo come successo formativo, ma come condizione di equilibrio emotivo, relazionale e sociale. In questo senso, la scuola si configura come un ambiente di crescita che deve saper includere, motivare e valorizzare ogni studente, ha brillantemente illustrato Melania Mento docente Unime di Psicologia clinica.
Durante il convegno sono state presentate anche alcune buone pratiche locali, tra le quali il progetto del Centro di solidarietà Faro per prevenire ogni forma di dipendenza, laboratori di cittadinanza attiva e attività extracurriculari svolte dagli alunni della Catalfamo.


“Non esistono soluzioni semplici - ha sottolineato il Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Messina Giovanni Amante - ma possiamo costruirle insieme, partendo dal confronto e dalla collaborazione”.
In un’epoca in cui le sfide educative sono sempre più complesse, hanno sottolineato la presidente Aimc Messina Cavallaro e il dirigente della scuola Catalfamo, "solo unendo le forze è possibile costruire contesti in cui ogni bambino e adolescente possa sentirsi accolto, ascoltato e protagonista del proprio futuro".

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