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Ponte e alternative: ecco cosa ha scritto il Governo alla Ue

La campata unica raffrontata a quella a più campate o all’opzione zero, cioè al solo servizio di traghettamento. È uno dei temi sollevati dalla diffida presentata dall’on. Bonelli

«Noi non molliamo», tuonano le associazioni e i comitati del No. «Stiamo andando avanti nella giusta direzione», dichiara la premier Giorgia Meloni, in riferimento alle procedure relative al collegamento stabile e all’ormai imminente riunione preparatoria del Cipess, in vista dell’approvazione del progetto definitivo.
È stato detto e scritto più volte, il passaggio tra la primavera e l’estate sarà cruciale per stabilire quale piega prenderanno gli eventi e se davvero si passerà alla fase esecutiva, con l’avvio di quei primi cantieri riguardanti le opere preliminari, propedeutiche alla realizzazione del Ponte e degli altri interventi, viari e ferroviari, connessi.
Uno dei temi sui quali si è tornati a discutere è quello delle alternative progettuali al Ponte a campata unica scelto dal Governo Meloni. Ne ha fatto chiaro riferimento il portavoce nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, il quale ha presentato nelle scorse settimane un atto di diffida formale, inviato al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Secondo l’esponente di Alleanza Verdi-Sinistra, l’intera procedura presenterebbe «gravi vizi e un’incompletezza sostanziale» che renderebbero «illegittima qualsiasi approvazione da parte del Cipess».
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