
La Città metropolitana bussa alle porte dei privati per poter realizzare quel progetto chiamato a ridisegnare il volto di una grossa fetta delle “Punta” e valorizzarla. Si riaccendono quindi i riflettori sul “Programma dei Piani urbani integrati di Messina, riqualificazione dell’area di Capo Peloro-riqualificazione dell’edificio Torri Morandi-Stralcio III Parco urbano con accesso all’area”, finanziato con le risorse derivanti dal Pnrr pari a 10 milioni di euro.
Palazzo dei leoni, in qualità di Soggetto attuatore, e segnatamente il direttore generale Giuseppe Campagna, ha emanato una determina di “Liquidazione per cessione bonaria di terreno”. «È un passaggio tecnico, ma propedeutico all’avvio delle opere», commenta il dg dell’Ente di corso Cavour. Nell’atto si ricorda che erano stati previsti espropri per l’area “Servizi pubblici urbani esistenti e di progetto-aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport”, adiacente alle Torri Morandi e oggetto di interventi inclusi nello Stralcio III, «al fine di completare l’intervento complessivo per il Parco urbano e la viabilità di accesso, annessi i parcheggi di pertinenza».
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1 Commento
Gaetano
14/04/2025 14:25
Chissà perché non ci sono manifestazioni contro gli espropri così come e' avvenuto per il ponte forse perché dietro non ci sono gli interessi di alcune lobby come chi traghetta ad esempio!