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Barcellona, il Pronto soccorso “impossibile”. La Uil: i cittadini rialzino la testa

Il segretario Ivan Tripodi è durissimo: «Chiusa la porta in faccia a 100.000 utenti. La Regione cronometra male i tempi e dimentica che gli ospedali alternativi (Milazzo e Patti) stanno letteralmente esplodendo»

I cittadini devono rialzare la testa e dare vita ad una grande mobilitazione per rivendicare il loro diritto alla salute.
In sintesi è questo il vigoroso messaggio lanciato da Ivan Tripodi, segretario generale di Uil Messina, che ieri ha diramato una nota in merito alla via Crucis dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona ed in relazione alle recenti dichiarazioni dell’assessora regionale alla sanità Giulia Faraoni che – si legge nel comunicato- «ha sepolto ogni speranza sulla riapertura del pronto soccorso. Di conseguenza è stato certificato il definitivo affossamento dello stesso ospedale: infatti è del tutto ovvio che, senza pronto soccorso ,il già comatoso ospedale rischia di non avere alcun futuro, essendo l’uno funzionale all’altro».
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