
Nuovo step per i lavori di realizzazione dei 5 km di pista ciclabile che uniranno l’attuale anello del centro alla zona della fiera.
Questa mattina operai al lavoro nella zona della stazione, ma da domani il cantiere si sposterà in via del Vespro e sarà uno dei più importanti in questa prima fase. Infatti verrà realizzata una pista ciclabile a doppio senso di circolazione sul lato destro che occuperà quasi 3 m di larghezza.
Sarà una delle due sole uniche vie in cui sarà installato anche un cordolo per difendere la zona dedicata a chi viaggia su due ruote dalle auto. L'altra sarà sulla via tommaso Cannizzaro. Ovviamente spariranno tutti i parcheggi sul lato mare. Sono una dozzina ma dice il progettista Antonio Rizzo sono gli unici che saranno sacrificati in tutto il nuovo percorso.
In una settimana sarà eseguita scarifica, posa dell’asfalto, e pitturazione fino all’incrocio con la via Garibaldi. Ed è proprio qui che sarà realizzata una delle parti che più hanno fatto discutere questa mattina in commissione. Infatti la pista ciclabile sarà costruita con corsia unica lato monte e lato Valle. Ma sarà una sorta di “esse” che passerà perlopiù fra il marciapiedi e le auto posteggiate, ma che in alcuni punti sarà a sinistra delle aree di posteggio e quindi più vicino alle auto in circolazione. La pista infatti devierà in corrispondenza con gli stalli dei bus, quelli per la ricarica delle auto elettriche e anche per alcune installazioni come i dehors che si trovano in quella zona.
Quel che è certo è che dovrà cambiare e di parecchio la concentrazione di automobilisti ma anche dei ciclisti, perché evidentemente passaggi così ravvicinati fra auto e biciclette, non sono oggi all’ordine del giorno e lo diventeranno Molto presto. Anche aprire lo sportello per scendere dalla macchina dal lato passeggero dovrà essere sempre e comunque anticipato da uno sguardo alle spalle per vedere se non sta arrivando una bicicletta. Un sistema quello della nuova pista ciclabile che sulla carta funziona, ma che sul campo poi dovrà fare i conti con le decennali abitudini di chi posteggia spesso in seconda fila e che adesso non avrà più l’opportunità di farlo.
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