
Il feretro di Sara Campanella, la studentessa uccisa a Messina da un compagno di corso mentre usciva dal Policlinico di Messina, dove studiava tecniche di laboratorio biomedico, da ieri è a Palermo e oggi è prevista una camera ardente in chiesa. Lunedì si terranno i funerali. Sarà lutto cittadino anche a Messina e in tutto il Palermitano in concomitanza con i funerali della ragazza a Misilmeri.
Risultati dell'autopsia e rilievi
Venerdì sono arrivati i primi risultati dell’autopsia, eseguita all’obitorio del Policlinico dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo. Tre i colpi più rilevanti, dei cinque inferti alla ragazza con una lama, quello mortale inferto alla gola.
Si attendono i rilievi sul coltellino trovato dai carabinieri nei pressi del luogo dell’aggressione, rinvenuto a circa 150 metri dal luogo in cui Sara è stata aggredita; da verificare se si tratti del coltello con il quale Stefano Argentino, il 27enne di Noto accusato della morte di Sara e adesso in carcere, ha colpito la ragazza.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, il feretro, è arrivata a casa, scortato dai carabinieri e dalla polizia municipale. Un corteo ha percorso le strade di Palermo, Villabate e infine Portella di Mare, la frazione di Misilmeri dove la ragazza viveva. I sindaci di Villabate Gaetano Di Chiara e di Misilmeri Rosario Rizzolo hanno avvisato la cittadinanza del passaggio del corteo. Lungo le strade, al passaggio della bara, tanta commozione e silenzio.
2 Commenti
Antonio551
05/04/2025 16:17
Noi messinesi ci saremo mi auguro che vada anche Basile.
Diogene Laerzio (di oggi)
06/04/2025 09:25
Contro questi infami dalla vendetta facile, deve sorgere, compatto, il muro di un'azione comune, da parte di noi, gente normale. Noi che crediamo, a qualsiasi età all'amore, al rispetto per il/la nostro/a compagno/a, non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo accettare il benchè minimo rapporto di vicinanza con esseri come costui , che della violenza fanno il loro credo. Soggetti come quest'omicida (di cui mi rifiuto di pronunciare il nome, una sorta di DANNATIO MEMORIAE) meritano solo e soltanto l'isolamento e l'estinzione. Infine, credo che noi tutti/e abbiamo il diritto a non aver paura ad amare qualcuno/a ed a crearci una famiglia, così come i nostri genitori hanno fatto, a loro tempo. Essi ci hanno fatto crescere in una casa, ci hanno dato valori (affetto, tenerezza, amore, passione, onestà, voglia di fare) diversi da quelli di questo infame. Noi, diventati adulti li abbiamo dentro e sono parte del nostro modo di vivere. Con questi valori abbiamo cresciuto i nostri figli voluti e desiderati. Questo retaggio non può e non deve essere messo in discussione da rifiuti di esseri umani come costui. I nostri figli e le nostre figlie (in generale) hanno il pieno diritto a vivere, ad amare, a realizzarsi, in piena sicurezza : hanno cioe' il diritto alla felicità. Non devono avere la paura di amare per timore del solito criminale dalla violenza facile. QUINDI : CHI PORTA VIOLENZA DEVE AVERE UN SOLO DESTINO : LA SCONFITTA, L'EMARGINAZIONE, IL RIFIUTO. NON GLI SI DEVE ACCORDARE IL POTERE DELLA PAURA, LA BEN CHE MINIMA AUTORITA'.E' UNA "PERSONA CHE VA SOLO RIGETTATA, ESCLUSA". Ma dobbiamo essere in tanti, o meglio, tutti/e a volerlo. Ne saremo capaci ?